E' scontro sulla chiusura delle discoteche dopo il caso Seven

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“E’ vero che è quasi impossibile far rispettare i due metri di distanza” – ammette – “ma attenendosi alle disposizioni i locali restano luoghi molto più sicuri e controllati di qualsiasi ritrovo in piazza”.

Sono i primi risultati dei tamponi di massa che la Asl Toscana Nord ovest ha disposto: 726 dei giovani presenti in discoteca quella notte hanno chiamato per fare i test, che saranno elaborati tra il 15 e il 16 agosto. (NoiTV - La vostra televisione)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono tutti negativi gli esiti sui tamponi eseguiti ai contatti stretti della 20enne pisana risultata poi positiva al coronavirus e che ha frequentato la discoteca Seven Apples nella notte fra l’8 e il 9 agosto. (LuccaInDiretta)

Una richiesta in parte collegata al caso della ragazza pisana risultata positiva dopo il ritorno da una vacanza in Grecia e presente nella discoteca lucchese nella notte tra l’8 e il 9 agosto. Coloro che invece si trovavano in discoteca ma sono residenti nella Asl Toscana Centro (area di Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) possono scrivere a malattieinfettiveigiene. (Virgilio Notizie)

Una ragazza positiva al Covid che era tornata da una vacanza all’estero aveva partecipato a una serata in discoteca a Pietrasanta (Lucca) nella notte tra l’8 e il 9 agosto e dopo la notizia della sua positività al virus, si è scatenato il panico. (Cagliaripad)

Il ballo, conseguentemente, sarà consentito solo nelle aree ‘private’, per così dire, riservate ai tavoli, nel rispetto delle misure di distanziamento da parte dei clienti obbligati al rispetto delle relative prescrizioni”. (LuccaInDiretta)

Per attuare le misure idonee ad arginare il contagio, precisa l’Asl, è partita un’indagine epidemiologica e, contemporaneamente, sono stati effettuati i riscontri e le relative verifiche. (Libertà)

«Perchè tutto proceda in modo scorrevole - riferisce la Asl Toscana Nord Ovest, che aggiorna il numero dei richiedenti -, senza creare code, il personale sta organizzando il lavoro e preparando le liste per i diversi territori» di residenza dei richiedenti, i quali in particolare erano risultati essere della zona di Firenze e di altre regioni italiane. (Gazzetta di Parma)