Lo sfogo di Antonia Cassandra Capasso: "Sconvolta dalla morte di Michele Merlo. Potevo finire come lui"

Non trascurate alcun sintomo, fatevi controllare e andate dai migliori professionisti", conclude nel suo sfogo

"Mi sono fatta operare contro il parere dei primi medici". "Anche io come Michele sono stata copita dalla leucemia e sto lottando per uscirne.

I primi medici che mi hanno visitata mi avevano sconsigliato di eliminare la pallina che avevo, credendo fosse benigna 'perchè altrimenti sarebbe stata deturpata la mia bellezza'. (NapoliToday)

La notizia riportata su altri media

Per adesso non ci sono indagati. Dopo l'annuncio dell'indagine interna dell'Ausl bolognese sulla morte di Michele Merlo, ora si apre anche un capitolo giudiziario. La procura di Bologna ha comunicato con una nota di avere aperto un fascicolo contro ignoti, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. (VicenzaToday)

La denuncia dei genitori. I genitori di Michele Merlo, il cantante scomparso a causa di un’emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante, hanno deciso di «chiedere alla magistratura di svolgere le necessarie indagini al fine di verificare se vi siano stati errori e/o omissioni antecedenti al ricovero al Maggiore che abbiano determinato irreversibilmente la sorte del proprio figlio». (Corriere della Sera)

La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo. È in corso "la ricostruzione puntuale del soccorso in emergenza avvenuto il giorno successivo che ha condotto all'intervento e al ricovero in rianimazione", ha fatto sapere l'Ausl. (L'Unione Sarda.it)

La famiglia aveva spiegato che Michele "si sentiva male da giorni e mercoledì era andato al Pronto soccorso di Vergato" comune dell'Appennino bolognese "ma era stato rimandato a casa. (Rai News)

«Assistiti dai propri consulenti e legali procederanno in mattinata a depositare la formale denuncia necessaria per chiedere l’avvio delle procedure di sequestro della salma e delle cartelle cliniche». (L'Arena)

Ad ogni modo «Domenico e Katia, padre e madre di Michele intendono ringraziare tutto il personale medico, paramedico e i dirigenti del reparto rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna per la professionalità e umanità dimostrata nelle terribili ore che hanno preceduto la morte del proprio figlio. (Il Giornale di Vicenza)