Giro d'Italia 2024, Paolo Bellino: "Abbiamo deciso di partire da Livigno all'unanimità, i corridori hanno rinunciato all'ultimo"

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Una giornata assurda, ricca di polemiche, che per fortuna è terminata in bellezza con il solito capolavoro di Tadej Pogacar che ha trovato il suo quinto successo di tappa al Giro d’Italia in vetta al Monte Pana. In ogni caso però le brutte vicende di questa mattina da Livigno, con la partenza prima posticipata, poi neutralizzata restano negli occhi. Al Processo alla Tappa ha espresso il suo giudizio il direttore generale di RCS Sport Paolo Bellino: “C’è una commissione che si occupa delle condizioni del meteo e deve applicare un protocollo. (OA Sport)

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L’evento, giunto alla sua ottava edizione, si terrà il 23, 24 e 25 maggio, ma è già iniziato con tre incontri formativi il 7 e 14 maggio scorsi e il 21 maggio, organizzati con l’Istituto Comprensivo Villa Lina – Ritiro. (Normanno.com)

«Quando ci sono queste condizioni meteo delicate, si insedia una commissione a cui partecipano organizzatori, Uci, presidente di giuria, squadre, rappresentanti degli atleti, direttore di corsa e direzione medica per queste situazioni. (Bicisport)

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Rispettare il percorso era impossibile. Il Giro paga ancora una volta le bizze del meteo, meraviglioso in Valtellina nel giorno di riposo, disastroso ieri, quando al mattino ha preso a nevicare fitto sul Foscagno, sull’Umbrailpass, persino su Livigno, dove i corridori erano radunati per la partenza. (la Repubblica)

Quando corro io ho sempre un piano B, sarebbe bene lo avessero anche gli organizzatori del Giro» aveva detto Tadej Pogacar, arrivato primo sul Monte Pana sventolando la manita (quinta tappa vinta) in cima a uno spietato inseguimento del giovane Giulio Pellizzari, 20 anni, l’unico insieme a Tiberi ad aver osato sfidare il caimano. (Corriere della Sera)

RCS Corse ha risposto alle critiche che sono arrivate dagli stessi corridori nella giornata di martedì, con molti che si sono lamentati della mancanza di sicurezza alla Corsa Rosa. Il direttore di RCS Corse, inoltre, critica i corridori per non essersi presentati a Livigno per fare almeno un passaggio in bici in omaggio alle persone che sono comunque venite a seguire la corsa. (Eurosport IT)