Crisi idrica in Sicilia, Schifani: «Useremo pozzi e dissalatori», ma sul dossier a Roma frizioni alla Regione

Giornale di Sicilia INTERNO

Rischiano di saltare alcune teste alla Regione dopo la diffusione delle notizie sulle risorse necessarie alla Sicilia per affrontare la crisi idrica. Chi lo conosce racconta di un presidente della Regione furioso, perché è stata da lui considerata sproporzionata e per nulla adatta a contrastare gli effetti della siccità, la relazione allegata alla richiesta di stato di emergenza nazionale, inviata da Palazzo d’Orleans al governo Meloni. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

E il problema è stato quasi sempre affrontato con pochissima professionalità in un scenario politico con i protagonisti l’uno contro l’altro armati, più per spartire i benefici del potere piuttosto di risolvere una volta per tutte la questione idrica della provincia di Agrigento. (Sicilia ON Press)

Si legge che nella Sicilia assetata ci sono tre grandi dissalatori dismessi da vent’anni. La domanda è una sola, e molto semplice: e perché mai? Perché in una regione arida, e in una fase climatica molto siccitosa, tutto ciò che riguarda il regime delle acque e la gestione delle acque non è costantemente in primo piano, continuamente curato, sempre aggiornato alle nuove tecnologie disponibili? Perché, nel caso i dissalatori fossero obsoleti, non si è provveduto a rimpiazzarli? Perché la maledetta parola “emergenza”, perenne miserabile squillo di tromba in un Paese appisolato e imprevidente, deve echeggiare con petulante stupidità quando sappiamo tutti, e da quel dì, che non c’è, né è mai esistita, nessuna emergenza, né idrica, né sismica, agricola, industriale, sanitaria, sociale, politica, istituzionale: c’è solo un costante trascurare le cose in attesa che le cose si sfascino? (la Repubblica)

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I fondi servirebbero per gli interventi negli invasi, negli impianti per utilizzo di volumi morti con nuove interconnessioni e adduttori, al reperimento di nuove risorse idriche ad uso potabile (dissalatori fissi), per l’utilizzo di pozzi e sorgenti, per l’elaborazione di programmi di riduzione dei consumi, per le campagne di informazione e sensibilizzazione al risparmio idrico e per l’individuazione di risorse alternative come dissalatori mobili, navi con funzioni di dissalatori e autobotti. (BlogSicilia.it)

Si andrà incontro a una stagione estiva molto difficile, specialmente se già in questo aprile inizierà a fare caldo (Tempo Stretto)

Perché “caldo e siccità sono effetto del cambiamento climatico in corso che colpisce tutta Europa. “Se volete vedere come potrebbe essere il deserto tra qualche anno, venite in Sicilia”, la (quasi) provocazione di un addetto ai lavori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)