Rigopiano, il fratello di Marco Tanda: “Troppa superficialità. Chiediamo nuove indagini”

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La responsabilità dei carabinieri secondo Tanda. Tanda punta il dito soprattutto contro i carabinieri.

A parlare è Gianluca Tanda, fratello di Marco, una delle 29 vittime, insieme alla fidanzata Jessica, della valanga che nel 2017 ha travolto l'Hotel Rigopiano.

"Ho appena depositato in Procura una nuova denuncia, dopo quella del 29 novembre scorso, per chiedere indagini suppletive e ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati". (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Nell'esposto, il fratello di Marco, assistito dall'avvocato Romolo Reboa, ha infatti chiesto indagini suppletive e nuove iscrizioni nel registro degli indagati, per quanto riguarda la vicenda delle richieste d'aiuto fatte dal cameriere Gabriele D'Angelo (anche lui vittima della valanga) la mattina della tragedia. (ilGiornale.it)

Gli ospiti dell’hotel Rigopiano, arrivati lì proprio per la neve, della neve iniziavano ad avere paura e volevano andare via ma non c’era modo. E’ il giorno del dolore a Rigopiano a tre anni dalla tragedia in cui morirono 29 persone. (AbruzzoLive)

"Inoltre – dice il portavoce Gianluca Tanda – abbiamo invitato il prefetto, i presidenti di Regione e Provincia e i sindaci. E in questo momento in cui anche sulle indagini emergono dubbi, abbiamo bisogno di qualcuno in cui credere". (AbruzzoLive.tv)

La responsabilità dei carabinieri del posto sarebbe legata al fatto, secondo Tanda, che potrebbero aver condiviso l'assioma che le richieste provenienti dall'hotel non dovessero essere prese in considerazione. (Adnkronos)