Google licenzia una seconda ricercatrice,tensione in area IA Ansa

"Sono stata licenziata", ha twittato Mitchell.

Dal licenziamento di Gebru, Mitchell aveva iniziato a criticare pubblicamente Google e il suo management

Il licenziamento di Timnit Gebru ha creato un effetto domino di trauma su di me e il resto della squadra", aggiunge.

ANSA Google licenzia una seconda ricercatrice,tensione in area IA. - NEW YORK, 19 FEB - Google licenzia la responsabile del team etico per l'intelligenza artificiale, Meg Mitchell. (Notizie - MSN Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Margaret Mitchell ha iniziato quindi a usare uno script automatico per scandagliare le e-mail aziendali di Gebru, alla ricerca di qualsiasi appiglio che potesse dimostrare un qualche segno di discriminazione Adesso anche Margaret Mitchell, seconda co-lead del gruppo, è stata messa alla porta. (Lega Nerd)

Il licenziamento di Timnit Gebru ha creato un effetto domino di trauma su di me e il resto della squadra", aggiunge. Mitchell è la seconda ricercatrice del team etico per l'intelligenza artificiale di Mountain View a essere licenziata. (RagusaNews)

oogle ha licenziato la responsabile del team etico per l'intelligenza artificiale, Meg Mitchell. «Sono stata licenziata», ha twittato Mitchell. (Ticinonline)

NEW YORK, 19 FEB – Google licenzia la responsabile. del team etico per l’intelligenza artificiale, Meg Mitchell. Dal licenziamento diGebru, Mitchell aveva iniziato a criticare pubblicamente Googlee il suo management (Corriere Quotidiano)

L'annuncio è arrivato via Twitter, un mese dopo la sospensione dell'esperta, che aveva sollevato diverse polemiche verso la società. A gennaio, a Mitchell era stato negato l'accesso al suo account aziendale, poche settimane dopo il licenziamento di un membro del suo team, Timnit Gebru. (AGI - Agenzia Italia)

Le due insieme avevano collaborato a uno studio sui potenziali pregiudizi nel linguaggio dei sistemi di intelligenza artificiale come quello usato da Google. All'intesa strappata da Mountain View si era contrapposta la chiusura di Facebook, che aveva oscurato la condivisione di link e notizie degli utenti in Australia lasciando di fatto al buio il continente (la Repubblica)