Reazione Treasury composta, ma con inflazione Usa che scotta dollaro a 1,16/1,18 entro giugno

Milano Finanza ECONOMIA

"Le riaperture, e il forte stimolo fiscale, hanno spinto la domanda, a fronte di un'offerta ancora strozzata.

Secondo diversi economisti l'inflazione americana scotta più del previsto, ma non si sta surriscaldando e la Fed non modificherà la sua politica sulla base di un solo dato.

Tre elementi legati alla riapertura rappresentano, infatti, la metà dell'aumento totale dell'inflazione core: alloggio (+7% mese su mese), biglietto aereo (+10%) e auto usate (+10%). (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Si tratta dell’incremento dei prezzi al consumo più marcato dal 2008, l’anno di Lehman Brothers. D’altronde l’inflazione è il grande spauracchio di mercati e banche centrali di questi ultimi tempi. (Zazoom Blog)

L’inflazione negli Stati Uniti supera le previsioni: i prezzi al consumo sono saliti del +0,8% nel mese di aprile 2021, e del +4,2% rispetto ai 12 mesi precedenti. Da allora la ripresa è stata costante, e nell’arco di un anno è tornato intorno ai $65 a barile. (Starting Finance)

Invece, ciò che stiamo probabilmente osservando è l'impatto indiretto di una maggiore inflazione dovuta a rendimenti obbligazionari più elevati su segmenti molto costosi del mercato azionario. Tendenzialmente, anche se non sempre, le valutazioni salgono quando l'inflazione è bassa ma in aumento. (Advisoronline)

Tuttavia, il consenso sulle politiche accomodanti all’interno della Fed potrebbe venire meno anche prima, se vi fossero segnali sufficienti di solidità economia a breve termine nelle prossime settimane. (lamiafinanza)

Sui mercati è in atto un riposizionamento. Diciamo che, se i prezzi non dovessero rientrare per giugno, luglio, tornando sotto al 3%, allora le fibrillazioni sui mercati cresceranno" (AGI - Agenzia Italia)

Tre elementi legati alla riapertura rappresentano, infatti, la metà dell'aumento totale dell'inflazione core: alloggio (+7% mese su mese), biglietto aereo (+10%) e auto usate (+10%). Escludendo queste componenti, possiamo dire che l'inflazione abbia avuto una ripresa solida, ma non troppo preoccupante per la Fed", ha sottolineato Frank Rybinski, Chief Macro Strategist di Aegon Asset Management. (Notizie - MSN Italia)