A Torino il ballottaggio tra i candidati che si stimano (e sull’eredità di Appendino)

Corriere della Sera INTERNO

«Ho lavorato bene con Appendino nella riqualificazione delle palazzine», ha ripetuto il leader leghista nelle recenti visite anche per ingraziarsi l’elettorato del Movimento.

Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra, e Paolo Damilano, sfidante del centrodestra, si giocano qui le ultime carte.

Il marito di Appendino ha annunciato il voto per Damilano, il compagno di Sganga (tra l’altro ex presidente del consiglio comunale), voterà per Lo Russo

Lo Russo e Damilano si conoscono da anni, si stimano e non lo nascondono. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Dieci minuti dopo è arrivata la replica di Fabio Versaci, compagno della candidata penstatellata Valentina Sganga: «Il 17 ottobre andrò a votare Stefano Lo Russo», l’aspirante sindaco del centrosinistra. (Corriere della Sera)

Torino, il candidato sindaco del centrodestra Damilano: "Sì al sequestro delle roulottes dei campi rom abusivi". Ma anche dal lato opposto ci sono movimenti «E' vero, oggi è il candidato del centrodestra, ma nel 2016 dichiarò di votare Fassino», prosegue il marito di Appendino. (La Stampa)

Dall’altra parte non potrei mai, mai e sottolineo mai sostenere Lo Russo, che ho avuto modo di (non) apprezzare in questi anni: votarlo vorrebbe dire tornare indietro» Con la vittoria di Paolo Damilano succederebbe niente di più di quanto successo qualche anno fa a Genova dove il sindaco Bucci sta facendo un buon lavoro. (Corriere della Sera)

«You cannot be serious» diceva agli arbitri John McEnroe, idolo tennistico di Appendino, futura madrina delle Atp Finals di Torino Quel che non dovrebbe essere obbligatorio è il vuoto pneumatico del M5S, comprensivo del silenzio imbarazzato dei vertici a Roma, nel quale risuonano solo le voci dei mariti, chissà a quale titolo. (Corriere della Sera)

Come quello sui social di «Marcol Ava», pseudonimo di Marco Lavatelli, marito della sindaca Chiara Appendino, che più di una volta si è affacciato sulle scena politica torinese. Il partito ecologista aveva lasciato Lo Russo in polemica, alleandosi con i grillini (Corriere della Sera)

E lo dico io — sottolinea — che, forse più di tutti, con Stefano ho discusso anche duramente in questi anni, soprattutto quando ero presidente». Così, mentre Appendino e Sganga tacciono e lasciano che a litigare siano i rispettivi mariti e compagni, il Movimento torinese si spacca tra l’ala destra e quella sinistra, la fazione dei pretoriani appendiniani e il nucleo movimentista. (Corriere della Sera)