Johnson, il "party gate", le dimissioni: perché il Regno Unito è finito nel caos e cosa può succedere

Tiscali Notizie ESTERI

Un Primo Ministro non può essere sopra la legge, ma gli si concede uno spazio di manovra più ampio.

A Londra è scoppiato il PartyGate: il premier avrebbe violato le regole sull’isolamento in piena emergenza Covid.

Non ci sono veri contendenti. Più che le orecchie basse, però, la vera arma di Boris è l’assenza di veri contendenti: dentro al partito Tory non ci sono, per ora, alternative all’attuale Primo Ministro. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

Le scuse di Johnson potrebbero non bastare a placare le polemiche sia dal suo partito sia dai rivali laburisti, pertanto, in queste ore sta prendendo sempre più quota l’ipotesi delle dimissioni. Boris Johnson vacilla, la sterlina no. (Finanzaonline.com)

«Non è di questione di se, ma di come e quando.». Ma cosa farà a questo punto Boris Johnson? Il "giorno nero" di Boris Johnson. «Il futuro del Primo ministro è sul filo del rasoio dopo il party al numero 10» titola la copertina del "Guardian", che mette in primo piano una foto del premier che sfoggia mascherina e capigliatura arruffata d'ordinanza. (Ticinonline)

Già ieri il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer, durante il suo intervento in Parlamento, aveva già sfidato il premier britannico a dimettersi. Starmer aveva definito le scuse di Johnson “senza valore”, accusandolo di aver mentito alla Camera e al popolo britannico (Il Fatto Quotidiano)

In entrambe le occasioni non sarebbe mancato l'alcol e testimoni avrebbero raccontato di gente che beveva e ballava fino a tarda notte. L’ultimo arriva dalle pagine del Telegraph che, in esclusiva, racconta di una festa a base di alcol che si è svolta la sera prima del funerale del principe Filippo a Downing Strett, dove lo staff del primo ministro si è riunito, in pieno lockdown, per salutare James Slack, il capo della comunicazione. (L'Unione Sarda.it)