Petrolio, prezzo in calo: pesa il rallentamento dell’economia cinese

Corriere della Sera ECONOMIA

Così, sui mercati, il Brent e il Wti hanno subito cali fino al 5%.

Che ha scatenato preoccupazioni sulla domanda del più grande importatore di greggio del mondo.

Influisce anche la presa di posizione di Saudi Aramco che si è dichiarata pronta ad aumentare la produzione di greggio fino alla sua capacità massima di 12 milioni di barili al giorno (bpd) se il governo saudita lo richiederà

L’economia cinese è rallentata inaspettatamente a luglio (la produzione industriale è diminuita dello 0,1% a luglio rispetto al mese precedente, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,4% da giugno e dello 0,7% rispetto all’anno precedente), mentre la produzione delle raffinerie è scesa a 12,53 milioni di barili al giorno, il livello più basso dal marzo 2020, secondo i dati del governo. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Positivo complessivamente l’andamento del sistema casa (+25,8% la variazione rispetto al primo trimestre 2019), che prosegue nel beneficiare della crescente attenzione all’ambiente domestico indotta dalla pandemia. (Economia Sicilia)

Inoltre, i dati economici deprimenti del principale acquirente di greggio, la Cina, hanno rinnovato i timori di una recessione mondiale. Perché il prezzo del petrolio sta crollando. C’è innanzitutto un effetto Cina sui prezzi del petrolio. (Money.it)

La seconda economia mondiale ha mostrato dei dati economici deludenti sulla produzione industriale, innescando un ribasso. (Scenarieconomici)

“La cosa strana è che nelle ultime due settimane i rendimenti obbligazionari sono aumentati e sono rimasti sostenuti, quindi stiamo assistendo ad una sorta di disconnessione fra economia e obbligazionario”, ha aggiunto Il rischio-recessione è uno degli elementi fondamentali che costruiscono il prezzo del petrolio, in quanto pesa direttamente sulle aspettative della domanda (in calo o in aumento) per i mesi successivi. (FX Empire Italy)

. Segno più per la produzione industriale dell’Eurozona. A giugno, l’aumento è dello 0,7% nell’area dell’Euro e dello 0,6% nell’Ue rispetto al mese precedente; le crescite sono ancora più sostenute se messe a confronto con giugno del 2021. (Sardegna Reporter)