Caso Zuncheddu, “assolto per ragionevole dubbio su sua colpevolezza”

Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – Il processo di revisione “non ha condotto alla dimostrazione della certa ed indiscutibile estraneità di Beniamino Zuncheddu” alla strage di Sinnai (Cagliari) dell’8 gennaio del 1991 in cui furono uccisi tre pastori “ma ha semplicemente fatto emergere un ragionevole dubbio sulla sua colpevolezza”. E’ quanto scrivono i giudici della quarta sezione della Corte di Appello di Roma nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 26 gennaio l’ex allevatore di Burcei è stato assolto. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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Colori, profumi, sapori. Ed è proprio a lei che gli chef Cristina Beccalli e Fabio Di Stefano si sono ispirati per dar vita al nuovo menù della tradizione, presentato ieri in anteprima alla stampa alla presenza del sindaco di Messina Federico Basile e dell’assessore con delega alle Attività Produttive e Promozionali Massimo Finocchiaro. (Normanno.com)

Non ci sarà nessun processo per l’equipaggio della “Iuventa” e gli operatori di Msf e Save the children che con loro erano imbarcati. Il fatto non sussiste. Il giudice per l’udienza preliminare ha decretato il non luogo a procedere, in linea con quanto richiesto dalla Procura di Trapani che ha istruito il caso. (Tempo Stretto)

Il Giudice per l’Udienza preliminare del Tribunale di Trapani ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati del processo Iuventa che vedeva l’equipaggio della nave ong Jugend Rettet accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. (Quotidiano di Sicilia)

Dopo due anni di oltre 40 udienze preliminari questo caso si è confermato il più lungo, costoso e vasto procedimento contro le ONG di ricerca e soccorso, esempio emblematico dei grandi sforzi compiuti dalle autorità per criminalizzare la migrazione. (Melting Pot)

Sette anni di accuse e indagini, una nave, la Juventa che soccorreva i migranti, che non era un "Taxi del mare" e i cui volontari non erano d'accordo con i trafficanti e che, sequestrata nel porto di Trapani, oggi, dopo anni di abbandono, saccheggi e mancanza di cura da parte di chi doveva tenerela in custodia, ormai è compromessa. (Tp24)