L'inflazione vola a novembre al 3,8%, mai così alta dal 2008. Pil è già a +6,2%

TG La7 ECONOMIA

A spingere l'impennata dei prezzi soprattutto i rincari nel settore dell'energia.

economia. In crescita dello 0,7% rispetto ad ottobre.

Dall'Istat intanto segnali positivi sulla ripresa economica: la crescita acquisita è al 6,2%. di Redazione Online/Antonella Serrano. A novembre, l'inflazione accelera nuovamente registrando un aumento dello 0,7% su base mensile e un +3,8% dei prezzi su base annua "portandosi a un livello che non si registrava da settembre 2008". (TG La7)

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Si tratta di una dinamica che in ultima istanza riduce il potere d’acquisto e può produrre una frenata della spesa delle famiglie. L’inflazione «di fondo», al netto degli energetici e degli alimentari freschi,e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +1,1% di ottobre a +1,4%. (codacons.it)

L’inflazione dell’Eurozona a novembre è salita al 4,9% sotto accusa da più parti i prezzi dell’energia che hanno registrato l’incremento più alto (+27,4%). L’inflazione fatica ad essere sotto controllo e novembre verrà ricordato come un “mese nero” di un anno ancor più nero come la pece in molti settori, soprattutto nei settori dell’approvvigionamento e in quello energetico. (Nicola Porro)

Boom dell’inflazione: la beffa per i pensionati. Se non è un salasso ci siamo vicini. Boom dell’inflazione, le famiglie perdono molti soldi e sembra che siamo solo all’inizio. (L'Occhio)

L’Italia, comunque, incassa una buona notizia: l’Istat fa sapere che la variazione mensile (+2,6%) rende molto probabile che il Pil del 2021 salirà del 6%. Di poco inferiore il dato della Spagna (5,6%) mentre la Francia, con +3,4%, è al top da tredici anni (Quotidiano del Sud)

"Abbiamo invitato le Commissioni Parlamentari competenti e l’Antitrust ad avviare attenti monitoraggi e controlli sull’andamento dei prezzi, in primis quelli dell’energia e dei beni alimentari, per scongiurare fenomeni speculativi e operazioni di cartello Accelerano anche i prezzi dei beni alimentari sia lavorati (+1,7%) sia non lavorati (+1,5%); nonché i servizi relativi ai trasporti (+3,6%). (La voce di Rovigo)

Lo afferma Assoutenti, commentando i dati sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat. Il rischio concreto, quindi, è un crollo dei consumi di Natale che il Governo deve assolutamente evitare, adottando provvedimenti urgenti per frenare l’escalation dei prezzi, a partire dal taglio di Iva e accise sui carburanti” – conclude Truzzi (Consumerismo)