Djokovic, il presidente della Serbia Vucic ribadisce il sostegno al tennista e attacca l’Australia:…

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Nel suo discorso, Vucic si è lamentato della “pressione a cui è sottoposta la Serbia“.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ribadito venerdì il suo sostegno a Novak Djokovic dopo che l’Australia ha annullato il visto al giocatore serbo, il quale ora rischia di essere espulso dal paese.

Ma nella loro storia, i serbi “non possono essere privati”

“Gli attacchi e le pressioni su Novak Djokovic, cittadino serbo, per me sono incomprensibili”, ha detto Vucic in un videomessaggio pubblicato su Instagram (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Se invece Djokovic venisse condannato solo dopo l’uscita dell’Order of Play, la situazione sarebbe decisamente più lineare: Caruso prenderebbe il suo posto e affronterebbe il serbo Miomir Kecmanovic. Per poter entrare, Caruso rimane in attesa che la situazione che ha coinvolto in questi giorni Novak Djokovic volga ad una conclusione definitiva. (Il Pallone Gonfiato)

15 gennaio 2022 Link Embed. (Repubblica TV)

Domenica è prevista una nuova udienza sull’ulteriore ricorso avanzato dal numero uno al mondo di tennis per partecipare agli Australian Open, al via lunedì Venerdì il giudice ha ratificato la nuova sospensione decisa dal governo di Canberra. (LaPresse)

Il ministro dell'Immigrazione Alex Hawke aveva usato il proprio potere personale per annullare il visto del campione serbo. Novak Djokovic è in stato di fermo, di nuovo al Park Hotel, in attesa dell’udienza di domani alle 9.30 (le 23.30 di stasera in Italia) che metterà la parola fine alla saga. (ilGiornale.it)

Non conosco i dettagli della vicenda, ma credo che, se non si fosse trattato di Djokovic, il tennista più forte del mondo, nessuno avrebbe fatto storie di alcun genere" Novak è un nome importante, una vera superstar mondiale: le persone fanno grandi problemi solo perché si chiama così. (TennisItaliano.it)

Lo scenario — Se il visto fosse cancellato definitivamente, Djokovic potrebbe rischiare di essere bandito dall’Australia per tre anni, ma la misura potrebbe essere revocata in circostanze eccezionali Non solo Djokovic potrebbe incoraggiare le persone a violare le regole sanitarie, ha detto Hawke, ma la sua presenza potrebbe portare a "disordini civili". (La Gazzetta dello Sport)