Dossieraggio/Crosetto frena commissione Nordio:non è il momento

Tiscali Notizie INTERNO

La commissione di inchiesta sui dossieraggi "penso come Nordio che sia necessaria per ricostruire la credibilità delle istituzioni e per consentire al Parlamenti di lavorare sugli strumenti legislativi con cui impedire altri abusi in futuro. Ma c'è un tempo per ogni cosa. Ora c'è che l'indagine che sta portando avanti Cantone e l'idea di una commissione non deve depotenziarla , nè fermare il lavoro già iniziato da Copasir e Antimafia". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Gran Premio di Formula 1 in Arabia Saudita ha consentito a diverse personalità di spicco dello Sport e delle istituzioni di ritrovarsi per assistere alla gara e porre le basi per eventuali collaborazioni future. (Europa Calcio)

L'inchiesta di Perugia L’intervento della premier (Virgilio Notizie)

Tra inchieste della magistratura in corso, audizioni parlamentari, strumentalizzazioni politiche di ogni genere, se si ha la responsabilità istituzionale di garantire la privacy in Italia, scrivere, rilasciare interviste o partecipare attivamente al dibattito pubblico su quanto accaduto presso – o, forse, meglio, a partire da – la Direzione Nazionale Antimafia, è inopportuno perché si corre, inevitabilmente, il rischio di essere tirati per la giacchetta da una parte o dall’altra, di perdere quella indispensabile terzietà e indipendenza dalle cose della politica e, soprattutto, di alimentare lo svilimento e la svalutazione del diritto alla privacy, già trascinato e strattonato in un agone politico chiassoso, polarizzato e polarizzante, più interessato a effimeri successi elettorali che alla reale affermazione e difesa di diritti e libertà. (L'HuffPost)

Diciamolo subito, in premessa. Abolire la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo sarebbe un clamoroso regalo alle mafie e a chi con queste fa affari. (Avvenire)

Anche per questo il Parlamento — su spinta anche del Governo e de… (la Repubblica)

Il professor Sabino Cassese (nella foto), giudice emerito della Corte Costituzionale e già ministro della Funzione pubblica, a tutto campo sullo scandalo «dossieraggio». Il giurista pone degli accenti precisi su quello che andrebbe fatto, sotto il profilo giuridico, per rendere la macchina statale più trasparente. (ilGiornale.it)