Shock Agenzia delle Entrate: addio cartelle esattoriali, ti prendono i soldi direttamente dal 'conto' | Non puoi opporti

Sicilianews24 ECONOMIA

Siamo nel periodo della dichiarazione dei redditi, che molti cittadini lavoratori dipendenti svolgono mediante la compilazione del modello 730. Questa può avvenire in autonomia o mediante un professionista: nel primo caso, bisogna prestare molta attenzione poiché un eventuale errore fa perdere dei tributi a cui si avrebbe diritto. Quando si presenta la propria dichiarazione dei redditi e quindi si palesano i rimborsi fiscali dei quali si ha diritto, il Fisco esegue tutta una serie di controlli finalizzati a verificare la reale sussistenza di tale diritto e la situazione generale del contribuente a livello finanziario. (Sicilianews24)

La notizia riportata su altri media

La recente riforma della riscossione delle cartelle esattoriale tratta coi guanti di velluto i nullatenenti che presentino debiti col fisco offrendo loro condizioni particolarmente favorevoli. Difatti la nuova normativa, che prevede lo stralcio automatico delle cartelle dopo cinque anni quando non sia stato possibile il recupero coattivo delle somme, stabilisce anche la possibilità di un discarico anticipato tutte le volte in cui l’Agente per la Riscossione si accorge che il debitore non può pagare. (La Legge per Tutti)

Quasi 11 milioni di contribuenti hanno almeno un cartella di pagamento di importo residuo sotto i 1.000 euro per un totale di circa 22,5 miliardi di micro debiti nel magazzino dell’agenzia delle entrare riscossione. (Italia Oggi)

Risorse in meno in un periodo nel quale le spese e le entrate saranno monitorate con costanza e attenzione per evitare costi impazziti e tenersi entro i paletti del nuovo Patto di Stabilità e Crescita. (L'HuffPost)

Una riforma che punta a velocizzare le operazioni di recupero coattivo anche al rischio di creare una certa deresponsabilizzazione nell’operato dell’agente della riscossione, cui dovrebbe fare da contrappeso la valutazione per obiettivi, in base alla convenzione annuale con il ministero delle Finanze, e l’intervento attivo dell’ente creditore. (NT+ Fisco)