Coronavirus, a marzo crolla mercato auto

Yahoo Finanza ECONOMIA

LA CRISI DEL MERCATO AUTO. Le stime di Fedarauto sono a tinte fosche.

Coronavirus, Ferrari pronta a produrre componenti per respiratori a Maranello. L’ATTENZIONE DEL GOVERNO. Il settore auto deve fare i conti con una crisi con numeri che non si erano mai visti prima.

Oggi alle 18 il Ministero dei Trasporti diffonderà i dati aggiornati. Il mercato dell’auto ha subito in Italia un calo del 90 per cento nel mese di marzo. (Yahoo Finanza)

Su altri giornali

Come previsto crolla il mercato auto a marzo: -85,4%. Sulle immatricolazioni previsioni difficili fino al termine dell’anno. Paolo Lanzoni. A marzo, primo vero mese di impatto del Covid-19, il mercato auto segna un -85,4% che si traduce in sole 28.326 immatricolazioni. (La Gazzetta dello Sport)

Tre miliardi valgono due anni (forse uno e mezzo) di emergenza assoluta. Una prospettiva che mette a rischio una quota intorno al 15-20% dei gà citati posti di lavoro. (Tuttosport)

Il lockdown, così è stato definita la serrata a una moltitudine di attività non ritenute essenziali, ha condannato il mercato auto di marzo a perdere l’85,6% delle immatricolazioni, comparando i dati del primo mese di sospensione delle attività per molte concessionari al dato relativo a marzo 2019. (Autoappassionati.it)

per un totale di 62.668 veicoli. E se il dato sembra un pochino più ottimistico rispetto a quello italiano, la motivazione farà cessare ogni barlume di speranza: in Francia l’epidemia è arrivata due settimane dopo rispetto all’Italia, insistendo dunque un po’ meno sul mese di marzo. (StartupItalia.eu)

L’UNRAE, l’associazione l’associazione dei costruttori esteri, ha diramato le percentuali del calo delle vendite rispetto al mese di marzo del 2019 ed il dato è impressionante: -86%. L’UNRAE, per fronteggiare questa emergenza, ha proposto una serie di incentivi da mettere in campo subito per rimodulare l’attuale offerta di ecobonus . (Newstreet)

Aiuti anche dalle Case. Federauto riconosce come sia prematuro parlare ora di futuri provvedimenti per il rilancio del mercato, mentre ora “è prioritario concentrarsi sui mezzi necessari a salvare il maggior numero di concessionarie”. (l'Automobile - ACI)