La tassa Pos non è uguale per tutti. Dal benzinaio al commerciante

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

Circa 10 euro ogni 100 di incasso. Questo, in media, e con le dovute distinzioni, il costo delle transazioni elettroniche per gli esercenti. Le commissioni, infatti, variano in base alla banca e alle convenzioni stipulate. Costi ai quali va aggiunto il canone mensile del Pos che, di solito, sale al diminuire delle commissioni. Mentre imperversa la polemica sul tetto dei 60 euro, tanto da far ipotizzare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni un dietrofront, dai tassisti ai commercianti la richiesta è unanime: "Intervenire per abbassare commissioni e costi di gestione" senza limitare i pagamenti con moneta elettronica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La prima versione della nuova legge indicava i 60 euro di soglia, ma da più parti sono arrivate proteste, soprattutto dalle associazioni dei consumatori. Lo stesso Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto a possibili ritocchi che dovranno essere definiti in sede di discussione della normativa. (La Nuova Provincia - Asti)

L’ipotesi del governo di abolire le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici inferiori a 40 euro non sembra infatti raccogliere l’entusiasmo dei negozianti del centro, che durante i giorni dello shopping natalizio commentano con una certa freddezza la novità che potrebbe scattare dal primo gennaio. (il Resto del Carlino)

I costi dei Pos sono calati, complessivamente, di circa il 20% negli ultimi 5 anni. Non bastano queste cifre a soddisfare alcuni esercenti che continuano a dare battaglia alla moneta elettronica. Ecco numeri, confronti e commenti (Start Magazine)

Il governo Meloni ha inserito nella manovra una serie di misure sull’utilizzo del Pos e del contante che, a partire da gennaio, cambierà le dinamiche e la regolamentazione dei pagamenti elettronici. (LA NAZIONE)

Finora esercenti e attività professionali erano tenuti ad accettare i pagamenti a mezzo Pos, rischiando una sanzione amministrativa, introdotta da pochi mesi, pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore del pagamento elettronico rifiutato. (il Resto del Carlino)

Così la pensano i "No Pos" e più in generale coloro che sono schierati contro l'obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti tracciabili a prescindere dalla cifra. L'obbligo di accettare i pagamenti col Pos è un gigantesco "regalo alle banche" e se l'obiettivo è incentivare l'uso delle carte i costi delle commissioni andrebbero azzerati. (Today.it)