Ilaria Salis, Elly Schlein pensa a candidarla alle Europee: la mossa spacca il Pd

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Ilaria Salis, nuova paladina della sinistra italiana, potrebbe essere candidata alle europee. L'indiscrezione la lancia Repubblica e arriva dritta dal cerchio magico di Elly Schlein. L'indiscrezioni arriva proprio nel giorno dell'udienza a Budapest in cui sono stati negati i domiciliari alla nostra connazionale, udienza a cui ha assistito una delegazione del Pd oltre al fumettista Zerocalcare. Tornando al discorso delle candiodature, Schlein ha riunito la direzione del Pd per discutere delle liste da presentare il mese prossimo. (Liberoquotidiano.it)

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"Siamo giunti al venerdì Santo e i giornali di oggi sono dominati da una figura centrale, quella di Ilaria Salis", premette. E ancora, "e questa è una scena orribile e indifendibile, una cittadina è stata portata in catene e al guinzaglio in aula: nessun aspetto giustifica un trattamento di questo tipo", rimarca Capezzone. (Liberoquotidiano.it)

Ilaria Salis ringrazi la sinistra italiana se resta ancora in carcere. Perché il baccano attorno al suo caso, la politicizzazione estrema, le accuse all’Ungheria, non l’aiutano. (Liberoquotidiano.it)

. "Lei ha diritto a un processo giusto e a condizioni di detenzione umane ma si devono candidare persone con competenze europee e non penso che lei le abbia", ha aggiunto. (Tiscali Notizie)

Sin dalla sua nomina, Elly Schlein ha spaccato il partito, allontanando i potenziali elettori. In altri termini, la criticità è rappresentata dalle poltrone. (Nicola Porro)

In Italia la proposta ha scatenato un coro di no a sinistra: "Non vedo la necessità di candidare Ilaria Salis. Faremmo un danno a lei se ne parlassimo in questi termini, perché deve avere la possibilità di difendersi", commenta Marco Pellegrini, capogruppo per il M5S in Commissione Difesa. (Liberoquotidiano.it)

Perché va bene controllare – in pratica – il 90% dell’informazione mainstream, ma forse questa sarebbe troppo grossa perfino per un’egemonia culturale come quella della sinistra. Non è una frase esplicita, per fortuna, ma ciò che emerge negli ambienti della sinistra guidati da Elly Schlein, per atteggiamento e dichiarazioni, nell’ultimo mese. (Il Primato Nazionale)