Piacenza, allevatore taglia orecchie a pitbull Guardie Zoofile Enpa lo denunciano

LaPresse INTERNO

Mi verrebbe da chiedergli: come vi sentireste se qualcuno vi tagliasse la lingua o le orecchie?

Servono più controlli”. Un noto allevamento di American pitbull terrier in provincia di Piacenza tagliava le orecchie ai propri cani prima di venderli.

Le Guardie Zoofile Enpa di Piacenza hanno scoperto l’ennesimo caso di maltrattamento di animali per cosiddetti “fini estetici” e hanno denunciato un allevatore per maltrattamento ) e altre due persone per autocalunnia e favoreggiamento per aver cercato di sviare le indagini e proteggere l’allevatore. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

Non è la prima volta che ci sono in Italia casi di peste suina africana: in Sardegna, infatti, sono stati notati negli anni scorsi diversi focolai ed è endemica da tempo. La peste suina africana venne descritta per la prima volta negli anni Venti, in Kenya. (ilmessaggero.it)

CRONACA Peste suina, sequestrate a Padova 10 tonnellate di carne cinese. L'ordinanza produce effetti dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per 6 mesi a decorrere da tale data Peste suina, ordinanza Patuanelli-Speranza per frenare l'epidemia. (Il Messaggero)

Ieri l’Asl ha annunciato che in un ungulato ritrovato nel territorio del comune di Tagliolo Monferrato è presente il morbo. In serata però la Regione ha sospeso l’attività venatoria in tutta la provincia di Alessandria (La Stampa)

News Caccia Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani. giovedì 13 gennaio 2022 Nonostante nessun contagio finora si sia registrato in Emilia-Romagna di PSA (Peste Suina Africana), dopo il vertice con il Ministero la Regione ha disposto lo stop nelle province di Piacenza e Parma alla caccia collettiva ai cinghiali e alla caccia con l’ausilio dei cani. (BigHunter)

Lo ha stabilito il ministero della Salute per la zona infetta dalla peste suina africana, fino al tardo pomeriggio di ieri, 12 gennaio, riferita a 78 Comuni tra Acquese, Ovadese, Novese e Val Borbera. Inoltre, “l’Asl ha individuato un primo deposito per le carcasse dei capi rinvenuti a Novi Ligure dove lunedì 10 gennaio è stato collocato un container refrigerato per lo stoccaggio provvisorio in attesa di smaltimento (Giornale7)

Si trovano tutti tra l’Alessandrino e il territorio della Riviera. Serve la collaborazione di tutti gli operatori del settore per offrire la massima protezione alla filiera produttiva del comparto suinicolo» (Corriere della Sera)