Tamponi a prezzi calmierati, la Regione chiarisce: "Le farmacie non sono obbligate ad aderire"

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“Siamo di fronte - aggiunge - all’ennesimo caso in cui il mercato non garantisce equità e serve un intervento del pubblico.

I prezzi calmierati per i tamponi antigenici a seguito del protocollo d’intesa firmato in agosto dal Commissario straordinario all’emergenza Covid con i rappresentanti delle farmacie è su base volontaria.

Interrogoazione che lamentava una forte disomogeneità di accesso al test rapido a prezzo calmierato all’interno dei confini regionali. (TargatoCn.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ladispoli: partono i tamponi salivari alla Ilaria Alpi. Il prelievo deve essere effettuato appena svegli e a digiuno oppure a distanza di almeno 30 minuti dall’assunzione di cibo o bevande e dalla pulizia dei denti. (BaraondaNews)

Come quella di un’insegnante di ruolo della primaria “Narvesa” di Pordenone (Istituto comprensivo di Torre), accompagnata (più o meno gentilmente) fuori dalla “propria” classe nonostante fosse in possesso di un tampone negativo e addirittura fosse. (ilgazzettino.it)

Milioni di news dalla Campania per tenerti sempre aggiornato in modo chiaro e veloce, un occhio vigile sui fatti della tua città Ogni giorno notizie, curiosità, cronaca, sport e rubriche su Salerno, Napoli, Benevento, Avellino e Caserta. (Salernonotizie.it)

Ma anche, il fatto che "promuovere l'utilizzo dei test salivari rapidi, svolti sempre sotto il controllo sanitario, potrebbe consentire di testare contemporaneamente più persone per andare incontro alle esigenze di quelle istituzioni e strutture (sanitarie, scuola o luoghi di lavoro) nelle quali devono essere eseguiti centinaia di test contemporaneamente per consentire accessi verificati e veloci senza code". (Farmacista33)

I focolai sono in netta prevalenza nati in famiglia e poi portati nelle scuole dai bimbi che hanno iniziato a frequentarle. Molto importante, data la riapertura delle scuole, la percentuale di vaccinati tra i 12 e i 19 anni di età. (il Resto del Carlino)

Delle due, l’una: o nel frattempo ci si è vaccinati oppure si deve ricorrere al test. E la fotografia delle cifre è plastica: tra la seconda metà di febbraio e il 28 luglio, le farmacie bergamasche avevano effettuato 101.225 test; da quella data e fino al 6 settembre, secondo il report di Federfarma, il «contatore» è schizzato a 194.510. (L'Eco di Bergamo)