Seid suicida a 20 anni il caso di razzismo che scuota la coscienza dell'Italia

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Seid era nero, un ragazzo di origine etiope adottato da piccolo in un'Italia ben diversa dall'attuale, un'Italia di certo più aperta e accogliente.

Sono stato adottato da piccolo", aveva scritto Seid in quella lettera, pubblicata sul Corriere della sera.

Proprio come lui stesso ha raccontato in una lettera scritta due anni fa e letta oggi ai suoi funerali.

Ovunque fossi, ovunque andassi, ovunque mi trovassi, tutti si rivolgevano a me con grande gioia, rispetto e curiosità

Un disagio insostenibile, soprattutto per chi in questo stesso Paese si era sentito accolto, amato, trattato con rispetto: "Io non sono un immigrato. (Tiscali Notizie)

Su altre fonti

Non è chiaro cosa abbia spinto al suicidio il giovane adottato da una famiglia di Nocera Inferiore che, ad una carriera nel calcio professionistico. Ricordiamo che aveva debuttato nelle giovanili del Milan condividendo l’esperienza con il portiere Gianluigi Donnarumma, ma aveva preferito lo studio. (risorgimentonocerino.it)

Aveva vissuto assieme a Seid Visin a Milano per circa due anni nel periodo 2014-2016 quando i due condividevano il sogno di sfondare nel calcio. Per il padre, Seid era benvoluto ed accettato da tutti in città: “Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia (Leggilo.org)

Viveva in uno studentato, una casa che divideva con altri due ragazzi. Seid Visin era rientrato dalla Finlandia poco più di un mese fa. (ilmattino.it)

Infatti, nella lettera Seid Visin scrive: “Ovunque io vada, ovunque io sia, ovunque mi trovi sento sulle mie spalle, come un macigno, il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone“, spiegando anche che le cose erano cambiate negli ultimi anni Ha scelto di impiccarsi a casa dei propri genitori e sarebbero stati alcuni episodi di razzismo all’origine della tragica fine di Seid Visin, 20enne di origine etiope che risiedeva a Nocera Inferiore con la sua famiglia adottiva da anni. (Leggilo.org)

pic.twitter.com/X5OfywucGD — Fondazione Luigi Einaudi Onlus (@fleinaudi) June 5, 2021 RIP pic.twitter.com/KvBIBFpsM7 — Alessandro Gassmann (@GassmanGassmann) June 5, 2021. #SeidVisin Effettivamente facciamo un po’ schifo. (aSalerno)

"Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. E' sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie". (L'Unione Sarda.it)