Norvegia - Le elettriche pagheranno anche la tassa sul peso

Quattroruote ECONOMIA

Che l'Eden elettrico norvegese fosse prossimo alla conclusione non è una novità. Lo avevano capito tutti già a maggio, leggendo la revisione generale delle agevolazioni concesse alle auto a batteria proposta dal governo: via i privilegi su tasse e pedaggi per recuperare il buco creato nelle tasse statali (circa 2 miliardi di euro) e introduzione, a partire dall’1 gennaio 2023, di un sistema dinamico di tassazione per annullare l’esenzione Iva garantita alle elettriche di fascia alta, ossia con un prezzo superiore alle 500 mila corone (circa 48.500 euro al cambio attuale). (Quattroruote)

Su altri giornali

Norvegia, nazione piuttosto anonima dal punto di vista automobilistico se non fosse per l’idilliaco “paradiso elettrico” che negli ultimi anni era andato a delinearsi, grazie a manovre di governo volte ad incentivare fortemente l’acquisto di un’auto a zero emissioni. (ilGiornale.it)

Che il paradiso elettrico norvegese fosse vicino ad una svolta non è di certo un fulmine a ciel sereno; già lo scorso maggio si pensava alla rimozione dei privilegi legati all'acquisto di un'auto elettrica per sopperire al buco creato nelle tasse statali di circa 2 miliardi di euro. (Tom's Hardware Italia)

Le concessioni riguardo a pedaggi, costo di listino, sgravi fiscali per auto aziendali e molto altro non erano più sostenibili, e di conseguenza il governo è stato costretto a colmare il vuoto lasciato dall’assenza di reddito fiscale proveniente dal mondo automotive. (MOW)

Se si pensa ai Paesi più floridi nel panorama automobilistico, di sicuro non spicca la Norvegia fra i primi della lista. A causa di questa scelta, però, il Paese ha dovuto fare i conti con un buco di bilancio di più di 2 miliardi di euro , costringendolo a modificare i suoi piani. (Auto.it)