De Luca nella bufera per il commento su Don Patriciello

ilmattino.it INTERNO

Dopo le polemiche per la sua battuta sul parroco anti camora Don Maurizio Patriciello, definito il «Pippo Baudo di Napoli Nord», Vincenzo De Luca va al contrattacco. «Ho Rispetto per don Patriciello ma non ha il monopolio della lotta alla camorra», ha detto il governatore della Campania, che era stato criticato anche dalla premier Meloni , che aveva parlato di segnale spaventoso. «Pensi ai fondi di coesione territoriale da sbloccare non alle fanfaluche», l'affondo di De Luca nei confronti della presidente del Consiglio. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, a margine dell’inaugurazione dello Stadio Collana a Napoli, è stato intervistato in merito alla polemica che si è scatenata sul ruolo di Don Maurizio Patriciello: “C’è una grande mistificazione e un’aggressione mediatica nei miei confronti. (LAPRESSE)

"Sia io che la mia scorta. Perché se due anni fa hanno messo una bomba fuori dal cancello, De Luca con quelle parole sta dicendo a quei camorristi: 'Non abbiate paura, continuate tanto non è nessuno questo prete qua'. (Liberoquotidiano.it)

Come è ormai chiaro a tutti gli organismi di controllo sanitario nazionale (Iss) e a tutti cittadini ammalati in Campania, tra i quali anche il sottoscritto, ma a quanto pare non al Presidente De Luca, la Regione Campania non ha mai registrato dati sanitari ed epidemiologici così tragici come quelli attuali e non merita certo toni da cabaret. (Il Fatto Quotidiano)

Napoli, 13 mag. A dirlo è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine della presentazione dei lavori allo stadio Collana di Napoli, rispondendo ad una domanda sulle polemiche sollevate dopo le sue parole su don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano. (Agenzia askanews)

"Le parole devono dare speranza, non far male. "Sono semplicemente stato a un convegno con illustri relatori, invitato come ospite dal Dottor Ciciliano, commissario di Caivano. (Reggio TV)

Quella si chiama demagogia, cialtroneria, e la mia polemica è nei confronti di questo clima, che è quello che obbliga magari dirigenti di aziende dello Stato a mettersi la maglietta sul petto per dare prova di sottomissione e di subalternità al governo. (ROMA on line)