Bruxelles apre ai Balcani a patto che "riflettano" la politica Ue sull'energia e contro Mosca

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Nessun assegno in bianco. L'Unione europea si prepara a erogare un miliardo di euro a favore dei Paesi dei Balcani occidentali per far fronte alla crisi energetica. Ma Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Albania e Kosovo dovranno usare la metà dei soldi "per garantire che si investa nell'energia del futuro, quella rinnovabile" per "fare sì che qualsiasi cosa facciamo nell'Ue venga riflesso anche nei Balcani occidentali". (EuropaToday)

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È costretta a parlare lei, per mettere la più classica delle toppe, dopo l’improvvida replica di Giovanbattista Fazzolari a Bankitalia, rozzo mix di cultura anti-establishment e complottismo vittimista in nome del popolo sulle perfide trame delle banche e sulla cosiddetta “moneta privata” (che ancora non si capisce cosa sia), e l’altrettanto rozza dichiarazione distensiva su Bankitalia da parte dello stesso in mattinata, accompagnata da un po’ di propaganda da comizi di periferia sulla sinistra “hasta Visa siempre”. (L'HuffPost)

In tema di approvigionamento energetico, la posizione dell'Italia, la sua capacità di diversificare, di avere un rapporto saldo con l'ambito Mediteraneo può far giocare un ruolo centrale e strategico al Paese. (Il Sole 24 ORE)

Giorgia Meloni rivendica la sua manovra e sminuisce le critiche di Bankitalia che nella giornata di ieri aveva bocciato i quattro punti più identitari della finanziaria del nuovo esecutivo: la flat tax, riduzione del bancomat, innalzamento del contante, riduzione del reddito di cittadinanza. (Il Riformista)

La diplomazia ritrovata di Meloni a Tirana tra una stretta di mano con Macron e il (lungo) colloquio con Orbán dal nostro inviato Emanuele Lauria (la Repubblica)