Caso Regeni, cancellato il processo ai 4 agenti della sicurezza egiziana

L'HuffPost INTERNO

Nella foto i genitori di Giulio, Claudio Regeni e Paola Deffendi, e la sorella Irene.

Riccardo De LucaRiccardo De Luca / AGF 14/10/21 Roma.

Il processo ai quattro 007 egiziani, accusati del sequestro e della morte di Giulio Regeni, è venuto meno perché a parere della corte d’assise di Roma “il decreto che disponeva il giudizio era stato notificato agli imputati comunque non presenti all’udienza preliminare mediante consegna di copia dell’atto ai difensori di ufficio nominati, sul presupposto che si fossero sottratti volontariamente alla conoscenza di atti del procedimento”. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se è vero che portare la ricerca della verità sulle responsabilità dell'omicidio di Giulio Regeni sin qui, in un'aula di Corte di Assise, è stato complesso e, diciamolo, insperato, e se la notizia che la Presidenza del Consiglio dei ministri e la famiglia di Giulio saranno insieme parti civili nel processo è una premessa carica di un formidabile significato e peso politici, processuali, e simbolici, è altrettanto vero che la partita è tutt'altro che chiusa (La Repubblica)

I giudici, dopo una camera di consiglio durata oltre cinque ore, hanno annullato l’atto con cui il gup ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nel maggio scorso. Gli atti del processo agli 007 egiziani accusati di avere sequestrato e ucciso Giulio Regeni devono tornare al gup . (Gazzetta di Parma)

E sono stata poi espulsa senza sapere il perché”. Gli è stata inflitta la tortura: Giulio non muore di torture ma per la torsione del collo (Il Fatto Quotidiano)

Credit: Rai. Questo video contiene contributi www.raiplay.it Il giudice dovrà utilizzare tutti gli strumenti, compresa una nuova rogatoria con l'Egitto, per rendere effettiva e non solo presunta la conoscenza agli imputati del procedimento a loro carico. (Corriere TV)

Non c’è la prova che i quattro imputati – tutti esponenti dei servizi di sicurezza egiziani – siano a conoscenza del processo aperto in Italia a loro carico. Gli imputati, dunque, non sono stati raggiunti da alcun atto ufficiale“. (Il Fatto Quotidiano)

«Abbiamo fatto quanto umanamente possibile per fare questo processo, e sono convinto che oggi i 4 imputati sappiano che qui si sta celebrando la prima udienza» Da parte loro per 5 anni c’è stata una volontaria sottrazione, vogliono fuggire dal processo. (Open)