Gran Bretagna contro Uber: “Gli autisti sono dipendenti”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

La Corte Suprema ha stabilito che gli autisti di Uber, impiegati a decine di migliaia in Gran Bretagna, vanno considerati dipendenti, non collaboratori autonomi “usa e getta”.

Si conclude così un braccio di ferro tra azienda e autisti durato 5 anni.

Schiaffo della Gran Bretagna alla statunitense Uber.

Uber ha in Gran Bretagna il suo mercato europeo più consolidato sia sul terreno del trasporto dei passeggeri (quantificati in svariati milioni soltanto a Londra) sia su quello del delivery. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Se altri autisti di Uber vogliono diventare dipendenti, dovranno farlo attraverso un tribunale del lavoro che dovrà tenere presente della decisione presa dalla Corte Suprema La decisione della Corte Suprema, tuttavia, si applica solo agli autisti in questo caso specifico: Aslam, Farrar e altri che si sono uniti. (LondraNews)

L’azienda ha replicato di aver già «fatto significativi cambiamenti» al suo modello di business da allora, proprio per venire incontro alle esigenze dei guidatori coinvolti nel servizio. Uber: corte suprema Gb, gli autisti sono lavoratori. (Il Sole 24 ORE)

Inoltre, la sentenza potrebbe anche comportare altre conseguenze per Uber, come un conto salato di compensazione. Decine di migliaia di autisti Uber, quindi, avranno diritto al salario minimo e alle ferie. (EuropaToday)

La sentenza (leggi qui il testo) è definitiva e la piattaforma digitale americana che permette di collegare autisti privati ai passeggeri in tragitti urbani in concorrenza con i taxi - il cosiddetto, in inglese, «ride hailing» - non potrà più fare ricorso. (Il Manifesto)

A seguito del pronunciamento della Corte Suprema, il tribunale del lavoro dovrà ora decidere l'entità degli indennizzi per i 25 autisti che inizialmente hanno intentato la causa contro Uber Lo ha deciso la Corte Suprema britannica, chiudendo una battaglia legale durata sei anni e che avrà ripercussioni importanti su tutta la cosiddetta «gig economy». (La Stampa)

Gli autisti di Uber devo essere considerati dipendenti a tutti gli effetti. Qualora anche questa decisione venisse confermata, il futuro di Uber in Regno Unito potrebbe dunque essere fortemente in bilico. (la Repubblica)