Libici in rivolta contro lo stallo politico e le condizioni di vita Libici in rivolta contro lo stallo politico e le condizioni di vita
Assaltato il Parlamento di Tobruk, centinaia in strada a Tripoli, Bengasi e Misurata per chiedere elezioni politiche e presidenziali e priorità all'economia.
Ma i due primi ministri, Abdulhamid Dabaiba e Fathi Bashagha, non fanno passi indietro
La notizia riportata su altri giornali
Un assalto furioso, con un bulldozer che si è schiantato su una parte del cancello del complesso, e ha reso più facile l'irruzione all'interno. Una parte del palazzo è stata bruciata, e anche le auto della polizia sono state date alle fiamme. (ilGiornale.it)
Il premier Dbeibah: “Subito al voto” Libia, rivolte dei gilet gialli sull'energia. (la Repubblica)
"È assolutamente necessario - ha aggiunto - mantenere la calma, che la leadership libica dimostri responsabilità e che tutti esercitino moderazione" Un bulldozer guidato da un manifestante ha divelto un cancello dell'edificio, rendendo più facile l'irruzione dei manifestanti all'interno del Parlamento. (Tiscali Notizie)
I recenti incontri al Cairo e a Ginevra sotto gli auspici dell'Onu hanno compiuto notevoli progressi, sui quali si dovrebbe costruire", conclude la nota "Riconoscendo il diritto a manifestare pacificamente, invita tutti i manifestanti a evitare atti di violenza e le forze di sicurezza a esercitare la massima moderazione". (La Sicilia)
«Vogliamo elettricità, basta con i tagli, non ne possiamo più!», gridano le folle arrabbiate nelle piazze del Paese. Ieri il premier di Tripoli, Abdulhamid Dbaibah, è tornato a ribadire la necessità del voto il prima possibile (Corriere della Sera)
Devastati palazzi istituzionali anche a Misurata e a Sebha mentre a Tripoli i cortei sono stati respinti dalle milizie, che hanno sparato in alto La folla ha appiccato il fuoco agli archivi e le fiamme si sono estese a tutti gli uffici: il filmato girato sabato mattina mostra i danni all'edificio. (Repubblica TV)