200 anni dell'Inno alla Gioia di Beethoven dalla IX Sinfonia, testo e significato dell'inno europeo

Un messaggio universale di gioia, fratellanza e umanità, un significato profondo e duraturo che ha reso l'opera del compositore tedesco un'icona della musica occidentale Amicizia, fratellanza, umanità, solidarietà umana. Compie duecento anni la sinfonia n. 9 in Re minore, Op. 125 di Ludwig van Beethoven, nota come la “Nona Sinfonia” o “Sinfonia della gioia” è una delle opere più celebri e iconiche della storia della musica. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Max Klinger, “Monumento a Beethoven” (1902), realizzato con il fregio di Klimt per la mostra alla Secessione di Vienna, per i 250 della nascita del compositore. Nell’occasione Mahler diresse l’Inno alla Gioia (Avvenire)

Il 7 maggio 1824, a Vienna, di fronte a un migliaio di persone, fu eseguita per la prima volta la Nona Sinfonia. Sono passati duecento anni da quel venerdì imperituro per la musica, in cui la personalità e il genio di Ludwig van Beethoven sono stati setacciati fin nel più intimo recesso. (Liberoquotidiano.it)

Nella sala del Piermarini occupata in ogni ordine di posti, gli spettatori milanesi hanno dedicato lunghi e calorosi applausi all'orchestra diretta dal Maestro Riccardo Chailly, al coro guidato da Alberto Malazzi e ai solisti. (TGR Lombardia)

Nei capelli di Beethoven la causa della sordità

Uno dei momenti supremi della musica, la sua summa. Quattro i movimenti: nell’ultimo irrompe quell’Ode alla Gioia del poeta Friedrich Schiller divenuta, … (Il Fatto Quotidiano)

Duecento anni fa, il 7 maggio, il pubblico viennese assisteva al debutto dell’ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven, la Nona. Dirigeva il compositore, da tempo completamente sordo. (la Repubblica)

Secondo due studiosi americani e un appassionato australiano, che hanno pubblicato i risultati delle loro analisi sulla rivista Clinical Chemistry, sarebbe stato il piombo, presente in dosi altissime nella capigliatura del compositore, ad averlo reso prematuramente sordo e a causare altri gravi problemi di salute, tra cui crampi addominali continui, flatulenza e diarrea, di cui Beethoven si lamentava spesso. (La Nuova Venezia)