Riforma Irpef e Ires, slitta l'esame in consiglio dei ministri

Italia Oggi ECONOMIA

Slitta il decreto legislativo sulla revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, atteso sul tavolo del consiglio dei ministri di oggi, Il provvedimento, che darà il via alla prima attuazione della delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, redditi agrari e redditi diversi - non è infatti all'ordine del giorno della riunione. La prossima settimana l'esame preliminare del testo modificato Il decreto, secondo quanto si apprende, andrà all'esame preliminare di Palazzo Chigi la prossima settimana. (Italia Oggi)

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Il decreto di revisione dell’Irpef e dell’Ires con all’interno l’aumento di fine anno di 80 euro non va in consiglio dei ministri. Al momento non è quindi riuscita l’operazione bonus 80 euro, sul modello di quanto fatto da Matteo Renzi nel 2014 alla vigilia delle elezioni europee. (L'HuffPost)

Tra le novità in arrivo spuntano il bonus di Natale e la tassazione sui premi di risultato fino a 3 mila euro. Atteso anche il ddl sull'intelligenza artificiale. (Fanpage.it)

La bozza del decreto legislativo di revisione del regime Irpef e Ires atteso oggi in Cdm prevede all’articolo 4 che “per l'anno 2024, nelle more dell'introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo per i redditi di lavoro dipendente riferibili alle tredicesime mensilità, è erogata un"indennità, di importo non superiore a 100 euro, ai lavoratori dipendenti che hanno "un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro". (ilGiornale.it)

Si va verso un aumento di 80 euro della tredicesima per i redditi fino a 15.000 euro, per il solo 2024 e l'applicazione di una imposta sostitutiva agovolata del 10% sui premi di produttività fino a 3.000 euro. (idealista.it/news)

Cambia il bonus tredicesima: non più 80, ma fino a 100 euro per l’una tantum di Natale e per i lavoratori con reddito fino a 28mila euro. Aumentato il tetto di reddito arrivano, però, anche nuovi paletti: per ottenerlo bisognerà avere il coniuge e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato. (Milano Finanza)

“Fino a 80 euro” di tredicesima in più per tutti i lavoratori dipendenti con reddito fino a 15mila euro. Anzi no, un’indennità da 100 euro – sempre a fine anno – per chi ne guadagna meno di 28mila, ma solo se è sposato e ha “almeno un figlio“. (Il Fatto Quotidiano)