Unhcr: «Sei morti di fame e di sete nel Mediterraneo»

Diocesi di MIlano INTERNO

Sono siriani: due bambini di uno e due anni, un 12enne e tre adulti, tra cui la nonna e la madre di alcuni bambini sopravvissuti di Patrizia Caiffa Agensir Ancora vittime nel Mediterraneo centrale: sei siriani, fra cui due bambini di uno e due anni, un 12enne e tre adulti, tra cui la nonna e la madre di alcuni bambini sopravvissuti. L’Unhcr pensa che siano morti di fame e di sete. Molte delle persone sbarcate a Pozzallo presentano anche condizioni estremamente gravi, tra cui ustioni. (Diocesi di MIlano)

Ne parlano anche altri media

Un dispositivo di ricerca e soccorso in mare; evitare ritardi eccessivi nell’assegnare i porti; ristrutturare l’hot spot di Lampedusa per adeguarlo ai numeri e prevedere un sistema di trasferimento veloce verso altri porti; incentivare vie legali e sicure come quelle dei corridoi umanitari. (Servizio Informazione Religiosa)

La richiesta di aiuto è stato rilanciata già 24 ore fa da Alarm phone, che ha inviato a tutte le autorità marittime competenti e pubblicato sui social la rotta seguita dal barcone alla deriva. (La Repubblica)

Dopo Loujin, la siriana di sei anni morta di stenti il 6 settembre sull'imbarcazione dove era con la madre, il padre e la sorellina di un anno e mezzo, altri sei migranti, due bimbi di uno e due anni, un dodicenne e tre donne secondo il racconto dei loro compagni di viaggio, non ce l'hanno fatta a resistere alle condizioni estreme e inumane della traversata. (Tp24)

Fondo perduto fino al 70%: sostegno eccellenze gastronomia e agroalimentare (Tp24)

E' stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il presunto scafista, di nazionalità turca, che avrebbe condotto la piccola imbarcazione con a bordo 34 persone (28 i superstiti) partita dalla Turchia e diretta in Italia. (La Stampa)

Luigi Giunta ha dimostrato tutta la sua generosità e l’amore per il prossimo. Le mie più sentite condoglianze e dell’intera città di Pozzallo alla moglie, al figlio e a tutti i suoi famigliari. (Quotidiano di Ragusa)