Un processore ARM è stato alimentato per sei mesi dalla fotosintesi di un’alga

È un processore già usato nei sistemi IoT e sul quale si basa anche il primo microcontroller Raspberry Pi RP2040 presentato nel 2021.

Ricercatori del Dipartimento di Biochimica dell’Università di Cambridge hanno alimentato un microprocessore ARM per sei mesi utilizzando energia elettrica prodotta dalla fotosintesi di un’alga.

E nonostante la fotosintesi richieda luce, il dispositivo può continuare a produrre energia anche durante i periodi di buio

Lo scopo è di fornire alimentazione a piccoli dispositivi IoT. (DDay.it)

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A partire da questo presupposto parecchio problematico per le risorse terrestri un gruppo di ingegneri di Cambridge è riuscito a creare un microprocessore che per 6 mesi è stato alimentato esclusivamente dalla corrente generata da alghe comuni. (Esquire Italia)

Forse non ancora ma il team che ha lavorato su questa possibile soluzione ha di fatto aperto un filone di ricerca tutto da esplorare. Produrre energia da un'alga si può e non è nemmeno così complicato come si potrebbe pensare. (HDblog)

Ovviamente, questo significa che devono essere impiegati apparati che, ovviamente, necessitano di energia elettrica per funzionare. Grazie all’impiego di materiali comuni, economici e riciclabili, il sistema è facilmente replicabile e questo lascia ben sperare per il futuro, visto che il sempre maggior uso di dispositivi IoT andrà a impattare sui consumi energetici (Tom's Hardware Italia)