Australia, Kosovo, Mataaho Collective, La Chola Poblete: le motivazione dei Leoni d'oro della Biennale Arte 2024

Ecco le motivazioni della Giuria della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, composta da Julia Bryan-Wilson (USA), Presidente di Giuria, Alia Swastika (Indonesia), Chika Okeke-Agulu (Nigeria), Elena Crippa (Italia), María Inés Rodríguez (Francia/Colombia), che così ha deciso di attribuire così i premi ufficiali: Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale AUSTRALIA kith and kin Commissario: Creative Australia Curatore: Ellie Buttrose; Espositore: Archie Moore Sede: Giardini Una menzione speciale attribuita alla Partecipazione Nazionale REPUBBLICA DEL KOSOVO The Echoing Silences of Metal and Skin Commissario: Hana Halilaj, National Gallery of Kosovo Curatore: Erëmirë Krasniqi; Espositore: Doruntina Kastrati Sede: Museo Storico Navale della Marina Militare Riva S. Biasio, 2148 Leone d’Oro per il miglior partecipante alla 60. (ArtsLife)

La notizia riportata su altri giornali

ADV L'artista argentina La Chola Poblete è stata premiata una menzione d'onore alla Biennale d'Arte di Venezia, che si è aperta questo sabato, e diventa la prima artista queer a essere premiato in questo concorso. (AGI - Agenzia Italia)

Il Leone d’oro per la miglior partecipazione nazionale è stato assegnato all’Australia con il padiglione di Archie Moore, un monumentale albero genealogico disegnato a mano che celebra 65.000 anni di storia indigena. (Arte Magazine)

Una Biennale d’arte coloratissima, come il padiglione centrale, ai Giardini, che accoglie i visitatori con tinte sgargianti, disegni etnici e simboli tribali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gli aborigeni, oppressi ed emarginati dalla Storia, conquistano la ribalta della 60/a Biennale d’arte con il Leone d’oro al padiglione dell’Australia, «abitato» dal titanico albero genealogico disegnato a mano da Archie Moore per rintracciare le radici comuni, negate eppure fondative di un paese. (il manifesto)

A ricevere il Leone d'Oro a Venezia e' il Mataaho Collective, formato dalle artiste neozelandesi e in parte maori Bridget Reweti, Erena Baker, Sarah Hudson e Terri Te Tau. Il collettivo ha portato all'Arsenale la tradizione maori delle stuoie takapau. (Il Mattino di Padova)

Assegnati i riconoscimenti della sessantesima edizione al Padiglione «genealogico» realizzato da Archie Moore e alle artiste neozelandesi Di PIERLUIGI PANZA, inviato a Venezia (Corriere della Sera)