Superbonus, anche l'Europa vuole vederci chiaro

Fiscal Focus ECONOMIA

Da una parte il ministro dell’economia Giorgetti, alle prese con il Superbonus, una “voragine” che dal 2020 ad oggi ha ingoiato 200 miliardi di euro e di cui per capire l’entità del buco senza fondo è sufficiente ricordare che la finanziaria 2023 varata dal Governo si era assestata su 24 miliardi. Ma dall’altra parte, come se non bastasse lo stop definitivo e totale a qualsiasi tipo e forma di sconto in fattura e cessione del credito, seguito da una frettolosa “retromarcia” per aver dimenticato di esonerare le zone colpite dai terremoti, sulla complicata faccenda del Superbonus ha deciso di accendere i riflettori anche Bruxelles, che proprio in queste ore ha messo in moto ben quattro istituzioni comunitarie (Corte dei Conti UE, Procura UE, Direzione Generale Affari Economici e finanziari della Commissione UE e l’ufficio UE per la lotta antifrode), da affiancare a Guardia di Finanza, Enea, Ministero dell’Ambiente e Ragioneria Generale dello Stato, per annunciare l’avvio di “un rigoroso piano di controllo sul Superbonus 110% italiano, concentrato sulle spese e sui risultati ottenuti attraverso ispezioni dirette su quasi 60mila cantieri”. (Fiscal Focus)

La notizia riportata su altri media

Pensioni, coefficiente per il calcolo degli importi aggiornato: come la rivalutazione cambia gli assegni con decorrenza dal 2024 Superbonus, l'ultima stretta L'ultimo decreto sul Superbonus, con la cancellazione di queste opzioni per i crediti edilizi, è operativo. (ilgazzettino.it)

La scadenza, in origine prevista per il 16 marzo, è stata prorogata da un provvedimento delle Entrate. La comunicazione all’Agenzia delle Entrate relativa all’opzione per la cessione del credito o lo sconto in fattura legata alle spese sostenute nel 2023 per il superbonus e per gli altri bonus edilizi per i quali le opzioni sono possibili deve essere inviata entro giovedì 4 aprile 2024. (idealista.it/news)