Abbiamo ascoltato il disco di Baby Gang (senza Baby Gang)

Abbiamo ascoltato il disco di Baby Gang (senza Baby Gang)

«Questo è un capolavoro neorealisa di rap italiano che nasce in mezzo a milioni di difficoltà», scrive Paola Zukar, punto di riferimento del rap italiano e manager di Marracash, Madame e Fabri Fibra, nella lettera di presentazione de L’angelo del Male, il nuovo disco di Baby Gang, artista da sempre al centro delle polemiche per i suoi problemi con la legge che nell’ultimo mese è diventato l’italiano più streammato, battendo il record di Sfera Ebbasta (Cosmopolitan)

Se ne è parlato anche su altre testate

Parenzo, che nel frattempo, fa la vittima: "Io ho solo partecipato alla manifestazione del 25 Aprile con la Brigata ebraica e il capo rabbino Riccardo Di Segni. Parenzo contestato sotto studi di La7, lui fa la vittima: "Clima impressionante per gli ebrei" (Il Giornale d'Italia)

Mentre l'artista è ancora agli arresti domiciliari per le vicende delle sparatorie in cui è risultato coinvolto, oggi esce “L’Angelo del Male”, il nuovo album di Baby Gang, un talento innegabile e uno dei più interessanti fenomeni dell’urban attuale ma anche portavoce dei giovani italiani di seconda generazione, cresciuti sulla strada ma con l’idea di costruire un futuro migliore in cui ci siano rispetto e parità. (Adnkronos)

Recensione 'L'angelo del male' di Baby Gang

L'ultimo album racchiude i pensieri e la forza di un rapper che vuole comunicare al mondo chi è veramente (Il Fatto Quotidiano)

Oggi è il rapper italiano più ascoltato all’estero, ha scalato le classifiche di 30 paesi con più di 1,5 miliardi di stream complessivi, e – complice un mercato discografico sempre più vampiro e sempre più accelerato – è già pronto con un nuovo album L’Angelo del male, il cui peso specifico secondo i canoni del trap business si misura già prima dell’uscita calcolando il valore dei featuring: qui ci sono praticamente tutti i big, da Marracash a Geolier, passando per Lazza, Tedua (questi due addirittura nello stesso pezzo), Sfera Ebbasta, Gué, Rkomi, Fabri Fibra (Rolling Stone Italia)