Meloni e il parroco di Caivano ci spiegano che il problema della Campania sono i siti porno, non la Camorra.

Gayburg INTERNO

Mentre i dirigenti di reclutavano falsi cittadini che si mostrassero "festanti" alla vista della premier davanti alle telecamere, il parroco di Caivano si è prestato ad incontrare la Meloni e ad urlare con lei i soliti slogan contro i siti pornografici. Peccato non abbiano detto una sola parola contro la Camorra, anche se alcuni dei ragazzi coinvolti negli stupri erano figli di camorristi.Secondo copione, oggi il sacerdote attacca la sinistra e li accusa di essere "arrabbiati" perché lui ha chiamato la sua Meloni, trasformando una messinscena mediatica sulla pelle di bambine stuprate nel solito teatrino politico che serve a creare false contrapposizioni. (Gayburg)

Ne parlano anche altri giornali

È rimasto probabilmente deluso chi si aspettava da Giorgia Meloni, ieri in visita a Caivano dopo l’orrore delle violenze di gruppo su due bambine, un approccio esclusivamente securitario. (Avvenire)

La tanto attesa visita di ieri a Caivano per la premier Giorgia Meloni non è stata certo trionfale. (LA NOTIZIA)

E' certo che ancora oggi lo Stato non c'è a Caivano". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, su Facebook. (ROMA on line)

La Meloni è “venuta preparata” e ha detto proprio ciò che il parroco voleva sentire. (ilGiornale.it)

“Ho segnalato – ha detto De Luca riferendosi all’incontro di ieri con la premier Meloni dopo la visita del Governo al Parco Verde di Caivano – che la maggioranza degli occupanti di alloggi di Caivano sono abusivi. (Il Fatto Quotidiano)

Agenzia (La Sicilia)