Femminicidio di Capoterra, la testimonianza di un'algerina: "Marito e moglie litigavano spesso"

La Nuova Sardegna INTERNO

Capoterra Un serbo ha ucciso a coltellate la moglie 48enne in una casa di via Gramsci a Capoterra, e subito dopo si è costituito. Nel video la testimonianza di Emma, una giovane algerina che viveva sino ad agosto nell'appartamento in cui dimoravano diversi migranti. In quella casa si è consumato il femminicidio. "Litigavano molto spesso", ha detto l'algerina intervistata dai giornalisti. (video mario rosas) (La Nuova Sardegna)

Ne parlano anche altri giornali

L'omicidio si è consumato in un centro di accoglienza per migranti nel Cagliaritano. La vittima era di nazionalità serba come il compagno. (ilGiornale.it)

Che si è consumato a CasaMelis, una struttura di accoglienza per migranti situata in via Gramsci. A Capoterra si stava celebrando una giornata in ricordo dei caduti nelle guerre, un corteo sino alla chiesa parrocchiale per la messa e poi la deposizione delle corone di alloro ai monumenti dei caduti in Piazza Brigata Sassari. (Il Riformista)

La vittima si chiamava Metusev Slobodanka, 48 anni, il marito omcida Stevan Sajn, di 50 anni. (il Fatto Nisseno)

Il grave fatto di cronaca avvenuto oggi, una donna ha perso la vita per mano del suo compagno, ( https://www.castedduonline.it/slobodanka-48-anni-ammazzata-a-coltellate-dal-marito-a-capoterra-femminicidio-al-centro-migranti/ ) ha scosso le coscienze e riproposto un tema, purtroppo, sempre attuale: la violenza sulle donne. (Casteddu Online)

Femmincidio a Capoterra al culmine di una violenta lite Sul posto sono giunti, oltre ai militari dell’Arma, anche i medici del 118 che nulla hanno potuto fare per salvare la vita della donna che era già morta. (LAPRESSE)

Capoterra. Ennesimo femminicidio in Sardegna. Un 50enne ha ucciso la compagna di 48 anni con un coltello, entrambi di nazionalità serba erano ospiti di un centro di accoglienza a Capoterra. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cagliari e Capoterra oltre agli operatori del 118 ma per la donna non c'è stato nulla da fare. (Olbiapuntoit)