Del Vecchio al via l'ascesa in Mediobanca: vuole salire al 20%

la tribuna di Treviso ECONOMIA

La nuova mossa, che per ora rappresenta appunto soltanto una richiesta e che, anche se autorizzata, sarà un'opzione a disposizione di Del Vecchio e della holding Delfin, va letta, secondo quanto viene spiegato, su due fronti.

Leonardo Del Vecchio procede nel suo disegno di diversificazione del suo portafoglio miliardario.

E la mossa che in molti si attendevano da mesi alla fine è arrivata.Lo scrive oggi La Repubblica affermando che l'imprenditore attraverso Banca d'Italia ha inoltrato alla Banca centrale europea la richiesta di autorizzazione per salire fino al 20% di Mediobanca (la tribuna di Treviso)

Su altri giornali

Del Vecchio, con questa mossa, punta a creare un polo finanziario italiano. La Bce ha 90 giorni per autorizzare l'operazione ma l’iter potrebbe essere più celere visto che è stato avviato attraverso via Nazionale. (Yahoo Finanza)

L’esponente di spicco del Carroccio – in qualità di tutto il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – esprime rilievi, interrogativi e preoccupazioni sull’ascesa di Leonardo Del Vecchio tramite Delfin nell’azionariato di Mediobanca, che è azionista di primo piano di Assicurazioni Generali. (Startmag Web magazine)

Tutti, ovviamente, vogliono difendere l’Italia e l’italianità del colosso Assicurazioni Generali, anche quando le munizioni partono dal Lussemburgo. Ma il vero nodo del contendere non è Mediobanca bensì Assicurazioni Generali (primo azionista del gruppo assicurativo è Mediobanca con il 12,86%). (Startmag Web magazine)

Mediobanca ha a sua volta il 13% di Generali, e Del Vecchio sta così costruendo il futuro dell’istituto triestino. Del Vecchio è l’uomo più ricco d’Italia, per un patrimonio personale che tocca i 25 miliardi di dollari. (Money.it)

Leonardo Del Vecchio avrebbe chiesto alla Bce, attraverso la Banca d’Italia, di salire al 20% del capitale di Mediobanca, dall’attuale 10% circa, detenuto attraverso Delfin. In Mediobanca, alle spalle di Del Vecchio con poco meno del 10%, il secondo socio è Mediolanum, con il 3,3%, seguito dai Benetton, col 2,1% e da Fininvest, col 2%. (Forbes Italia)

Il senatore di Fratelli d’Italia conclude: “Tutto questo dovrà essere soggetto alla autorizzazione della Banca centrale europea, cioè di miss Lagarde. L’ARTICOLO DI MANOLA PIRAS. MEDIOBANCA E GENERALI IN PERICOLO CON LA MOSSA DI DELFIN. (Startmag Web magazine)