I giovani non hanno perso la voglia di impresa, ma occorre incentivarli e aiutarli

Business Community ECONOMIA

Nella Manifattura operano 29mila imprese giovanili (il 5,5% del totale), mentre negli Altri Servizi si contano oltre 33mila imprese (6,3%).

Il settore della ristorazione perde quasi 5mila imprese di under 35, la Manifattura invece 7mila.

Rispetto a 5 anni fa, infatti, sono quasi 7mila in più le imprese giovanili, con un incremento di oltre il 14% nel periodo.

Nel settore turistico, gli under 35 alla guida di imprese puntano molto sulle attività di Alloggio (1.800 le imprese in più). (Business Community)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E’ quanto emerge dai dati di Unioncamere-InfoCamere sulla dinamica delle imprese italiane. In miglioramento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente anche le attività di servizio alle imprese (+1.829), le attività immobiliari (+1.561) e quelle dei servizi di informazione e comunicazione (+1.214). (CASA&CLIMA.com)

I dati emergono dal Registro imprese delle Camere di commercio analizzati da parte dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Unioncamere fa i conti sull’andamento del terzo trimestre 2020 in regione. (Forlì24Ore)

Il saldo è risultato positivo per 1.388 unità (nel III trimestre 2019 era stato di sole 575 unità). Nonostante il periodo, cresce il numero di imprese in Piemonte. (Il Piccolo)

Il superbonus stimola la nascita di imprese edili (+4.971 tra luglio e settembre scorsi) e questo consente al sistema imprenditoriale italiano di tenere le posizioni, aumentando di quasi 24mila unità rispetto al trimestre precedente. (La Repubblica)

È quanto dichiara il prof. Sandro Simoncini, urbanista, docente a contratto di economia delle imprese all’Università Uninettuno. E’ ciclico, infatti, che molti piccole e medie aziende del settore chiudano per poi riaprire, evadendo l’Iva e le altre imposte e aggirando le norme sul lavoro». (StatoQuotidiano.it)

Rispetto allo stesso trimestre del 2019, le iscrizioni (4.575) sono leggermente diminuite, mentre le cessazioni sono state solo 3.770. A livello nazionale le imprese attive sono rimaste sostanzialmente invariate nel trimestre estivo: quasi un ritorno alla “normalità” sul fronte dell’apertura di nuove imprese. (Bologna 2000)