Perché il 25 aprile si celebra la Resistenza? La storia dei partigiani a scuola: il percorso didattico del Corriere

Corriere della Sera INTERNO

Aprile 1945. Una data passata alla storia come simbolo della resistenza al nazifascismo con l'esplicativo termine di Liberazione. Liberazione dall'oppressione e dalla dittatura in nome della democrazia che avrebbe portato all'affermazione della Repubblica poco più di un anno dopo. L’occupazione nel nostro Paese non terminò in un solo giorno ma si considera il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò e dalle città di Torino e Milano (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

La lotta contro la dittatura fascista di Benito Mussolini, protagonista del patto di alleanza con la Germania nazista, fu un momento nel quale la contrapposizione fra il Bene e il Male si manifestò in maniera inequivocabile: da un lato c’erano coloro che… (la Repubblica)

CITTÀ DI CASTELLO – Città di Castello celebra con un anno di anticipo l’Ottantesimo della Liberazione: il 22 luglio del 1944 le truppe britanniche costrinsero l’esercito nazifascista alla ritirata verso il Nord d’Italia. (LA NAZIONE)

Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti, tra gli altri, il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia, facenti parte del Corpo volontari della libertà, di attaccare i presìdi fascisti e tedeschi, imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. (Il Giornale d'Italia)

È il primo dicembre 1943: il rettore lascia l’ateneo e incoraggia i giovani … Concetto Marchesi, il grande latinista, si rivolge con queste parole agli studenti di Padova. (La Repubblica)

Tra loro i rappresentanti dei collettivi studenteschi baresi. Urlano slogan contro Israele, i giornali e il Pd. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Un appuntamento, come spiega il presidente provinciale di Anpi Santino Marchiselli, che ha un significato ben preciso. Ed è bene sottolinearlo: «Il XXV Aprile è una festa civile, come ci ricordava Carlo Smuraglia, in cui si ricordano uomini e donne morte per la libertà del nostro Paese. (La Provincia Pavese)