Beni culturali, servono nuove professionalità, ecco quali

Il Digitale ECONOMIA

Beni culturali, non si tratta solo di tutela e conservazione del patrimonio.

Una ricerca condotta dalla Fondazione scuola beni attività culturali sul sistema lavoro nell’ambito della gestione dell’eredità culturale fa emergere con chiarezza la necessità di nuovi profili.

Quali sono i nuovi profili richiesti nell’ambito dei beni culturali?

Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione, chiosa:. (Il Digitale)

Su altre fonti

Il ruolo sociale della cultura e il patrimonio culturale di Trieste. In un'ottica di condivisione delle istituzioni e del patrimonio culturale dal territorio e dalla cittadinanza, un altro tema chiave è quello delle biblioteche, piazze del sapere. (Friuli Sera)

Un domani non troppo lontano uno di questi soggetti potrà essere il nostro scaldabagno evoluto. Sarà il sistema per immagazzinare l’energia elettrica autoprodotta con un impianto solare istallato sul tetto, magari utilizzando tegole fotovoltaiche al posto del pannello solare. (Il Sole 24 ORE)

Attraverso interviste realizzate in 916 luoghi della cultura - 512 musei, 53 aree e parchi archeologici, 133 monumenti, 134 biblioteche, 84 archivi - di cui il 51% gestiti dagli enti locali, il 20% dal ministero dei Beni culturali e il 29% da altri soggetti pubblici (per esempio le università) e privati, si è arrivati a disegnare, almeno per i posti direttivi, la situazione degli organici presente e di quelli necessari. (Il Sole 24 ORE)

E soprattutto, di quali strumenti intellettuali e conoscitivi devono trovarsi in possesso per svolgere al meglio il proprio ruolo. LA CONFERENZA DI FONDAZIONE SCUOLA DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI: ALCUNE CONCLUSIONI. (Artribune)