Disforia di genere, parte il tavolo tecnico di due ministeri

Avvenire INTERNO

«Prende il via, all’esito di un intenso lavoro istruttorio, un tavolo comune del Ministero della Salute e del Ministero della Famiglia, promosso dai ministri Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella, sulla problematica della disforia di genere dei minori, a partire dall’utilizzo della triptorelina, il farmaco bloccante della pubertà». Ne dà notizia una nota congiunta dei due ministeri, nella quale si spiega che «il tavolo di tecnici ed esperti, la cui composizione verrà completata nei prossimi giorni, è finalizzato all’elaborazione di nuove specifiche linee di indirizzo, alla luce di una ricognizione della letteratura scientifica e delle esperienze di altri Paesi che, dopo aver promosso una pratica estensiva di questi farmaci, stanno rivedendo le proprie posizioni». (Avvenire)

La notizia riportata su altri media

Il tavolo di tecnici ed esperti, la cui (Secolo d'Italia)

È stata infatti appena resa pubblica una lunga indagine promossa dalla senatrice di centrodestra di Les Républicains Jacqueline Eustache-Brinio per quello che si configura essere «uno dei più grandi scandali etici nella storia della medicina», ossia la transizione di genere nei minori attraverso la somministrazione di terapie ormonali e interventi chirurgici. (provitaefamiglia.it)

“Prende il via, all’esito di un intenso lavoro istruttorio, un tavolo comune del ministero della Salute e del ministero della Famiglia, promosso dai ministri Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella, sulla problematica della disforia di genere dei minori, a partire dall’utilizzo della triptorelina, il farmaco bloccante della pubertà (Sanità24)

Come molti gruppi di attivisti e associazioni si aspettavano, l’ispezione al Careggi sembra essere stata non altro che il preambolo di un ennesimo, subdolo attacco alla comunità LGBTQIA+ da parte del governo Meloni. (Gay.it)

Secondo la legge medici, farmacisti e altri operatori sanitari che forniscono cure che affermano il genere potrebbero vedersi sospendere o revocare la licenza. (Feminist Post)

Il libro del sindaco Anna Maria Cisint: agli stranieri non può essere tutto permesso. (La Verità)