ReiThera, la Corte dei Conti boccia il decreto per la produzione del vaccino italiano

ilgazzettino.it INTERNO

Il decreto è stato ricusato e l'atto non è stato quindi ammesso alla registrazione.

La Corte dei Conti non ha registrato il decreto per la produzione del vaccino italiano ReiThera.

A conclusione dell'adunanza, in data 11 maggio 2021, la Sezione centrale ha deliberato di ricusare il visto sul decreto

Il decreto prevedeva un finanziamento di 50 milioni su un totale di 80 milioni previsti dal decreto rilancio. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Noi abbiamo competenza scientifica e non amministrativa ma è molto importante che le sperimentazioni si possano condurre”. (LaPresse) – “Il no della Corte dei Conti al finanziamento di ReiThera? (LaPresse)

All'ospedale di Trieste prosegue la sperimentazione del vaccino Reithera. Ma il centro capostipite, lo Spallanzani appunto, non ha mai fatto partire la fase 2, quella in cui si stabilisce se è meglio fare una o due dosi di vaccino. (TGR – Rai)

La sensazione infatti non è quella di un no definitivo ma di un “congelamento per revisione”. I restanti 32 milioni saranno invece fondi stanziati da ReiThera (LaPresse)

Per poter affrontare la fase 2, come già previsto l'azienda ha anticipato i soldi, ma quei finanziamenti non sono mai arrivati. Lo Spallanzani si sfila, anzi no. Ma c'è un altro aspetto che ha portato il vaccino Reithera in cima alla cronaca recente. (AGI - Agenzia Italia)

(LaPresse) – Le motivazioni della Corte dei Conti che ha ricusato il visto sul decreto che stanziava 50 milioni di euro per la produzione del vaccino ReiThera nello stabilimento di Castel Romano saranno rese note entro 30 giorni. (LaPresse)

(LaPresse) – La sezione centrale della Corte dei Conti a conclusione dell’adunanza del 11 maggio 2021 “ha deliberato di ricusare il visto sul decreto” relativo all’approvazione “dell’Accordo di sviluppo sottoscritto in data 17 febbraio 2021 dal Ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia spa e dalla Società ReiThera srl, volto a sostenere il programma di sviluppo industriale da realizzare presso lo stabilimento produttivo sito in Castel Romano”. (LaPresse)