Il caso di corruzione, «promessi dai Testa 400 voti in cambio di posti di lavoro»

L'Eco di Bergamo INTERNO

Tocca anche la Bergamasca l’inchiesta della Procura di Genova che ha portato agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione il governatore ligure Giovanni Toti. Il 7 maggio la Guardia di finanza ha bussato alle abitazioni di Boltiere di Arturo Angelo Testa e del fratello gemello Maurizio Italo Testa, 64 anni, siciliani da tempo residenti nella Bergamasca, per notificare ai due esponenti di Forza Italia – partito che in giornata li ha poi sospesi – l’avviso di garanzia perché indagati per corruzione elettorale in concorso con il presidente Toti e aggravato, «in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa nostra, segnatamente il clan Cammarata del mandamento di Riesi, con proiezione a Genova», si legge nell’ordinanza firmata dal gip ligure che ha disposto per i due fratelli l’obbligo di dimora nel comune di Boltiere. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

Per questo il governatore della Liguria, che ha svenduto «la propria funzione, i propri poteri», è agli arresti domiciliari su richiesta della Procura guidata da Nicola Piacente, e perché, scrive il gip Paola Faggiani, potrebbe commettere «in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati», mentre sullo sfondo emerge (non per Toti) un preoccupante filone di corruzione elettorale aggravata dalla finalità mafiosa. (Corriere della Sera)

Per cui se vogliamo mettere il tuo vino devi parlare con Giovanni”. “Senti Renato, io sono nelle mani di Giovanni per questi due supermercati qua. (Il Fatto Quotidiano)

«È una vicenda giudiziaria che risale a parecchi anni fa, forse si poteva intervenire due mesi fa...». Antonio Tajani, sulla vicenda giudiziaria del presidente ligure Giovanni Toti, condivide quanto detto dal Guardasigilli sull’utilità di arresti quando sono passati anni dai fatti: «Il ministro Nordio — ha detto il segretario di Forza Italia — ha un ruolo e può dire ciò che pensa. (Corriere della Sera)

Tutti sanno, e oggi lo scrivono ovunque, che si arresta una persona prima di un processo solo per tre motivi: se si teme che possa scappare, ma non era questo il caso di Toti; oppure se si ha paura che possa inquinare le prove, ma qui parliamo di finanziamenti certificati da lui stesso, avvenuti sul suo comitato elettorale e sulla sua fondazione, un po’ come il caso di Renzi; oppure se c’è il pericolo che il reato venga ripetuto. (Nicola Porro)

Dei due fratelli, Arturo lavora al Consiglio regionale della Lombardia nello staff del consigliere Jonathan Lobati che ricopre anche il ruolo di presidente della Commissione Territorio. Obbligo di dimora per i gemelli Testa. (MilanoToday.it)

Ora la Liguria non può essere messa in un imbarazzo permanente, a causa di un presidente ai domiciliari e di figure legate alla sua maggioranza anch'esse sotto arresto con accuse gravissime": lo dice a Fanpage. (Fanpage.it)