Referendum giustizia 2022: spiegazione sui quesiti del 12 giugno

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(scheda colore rosso). Quali sono i quesiti del referendum di giugno 2022. La spiegazione semplice del referendum giustizia di giugno 2022, quesiti quali sono e cosa dicono in breve, lo abbiamo chiesto ad un esperto del settore.

Cosa riguardano i quesiti del referendum giustizia giugno 2022, per cosa si vota e perché?

Spiegazione referendum giustizia 2022: per cosa si vota a giugno e quali sono i quesiti, pro e contro. (www.controcampus.it)

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Si vota tra due domeniche, in concomitanza con importanti elezioni amministrative, ma su giornali, siti e tv c'è pochissimo dibattito intorno ai quesiti referendari. Tutte scelte legittime, ma che alla fine hanno contribuito a svuotare di valore e significato i referendum (ilgazzettino.it)

Forza Italia appoggia i cinque quesiti e Berlusconi li ha definiti "fondamentali" per cambiare la giustizia, ma l’impegno degli azzurri non c’è e non si vede. La fa facile la senatrice Giulia Bongiorno, avvocato di Matteo Salvini e in prima linea sui referendum sulla giustizia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il senatore della Lega: "O crolla il muro del silenzio o andrò avanti fino al giorno 12". “Abbiamo deciso, per rompere questo muro di silenzio” sui referendum sulla giustizia, “di mettere in atto un’iniziativa forte ma non violenta, uno sciopero della fame che partirà da questa notte a mezzanotte”. (LaPresse)

Se vuoi eliminare l’applicabilità delle misure cautelari in caso di ripetizione del reato vota “sì”, altrimenti vota “no”. Se vuoi eliminare l’incandidabilità e l’incompatibilità per i politici condannati vota “sì”, altrimenti vota “no”. (Pozzuoli21)

Secondo Salafia, i magistrati “non devono essere posti di fronte a una scelta di base per la loro carriera” Ecco quali sono le ragioni del Sì e del No su ogni singolo quesito dei referendum sulla giustizia. (Money.it)

Il primo quesito riguarda la candidatura dei magistrati al Csm, il secondo tratta il ruolo della componente laica del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei Consigli Giudiziari, il terzo è sull’annosa questione della separazione delle carriere dei magistrati, il quarto riguarda la limitazione dei casi in cui è possibile applicare le misure cautelari, il quinto infine è sulla Legge Severino (quella che stabilisce l’incandidabilitàineleggibilitàsospensione dalle cariche elettive per chi è condannato in via definitiva per determinati reati) (LA NAZIONE)