Gattuso: 'Arthur? Mi piace, ma non ce lo possiamo permettere

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Venire qui, con tutte le difficoltà del caso, a confrontarsi con una Liga così competitiva ha riacceso il mio fuoco interiore".

Il tecnico del Valenciasi è raccontato in una lunga intervista alla, tra campo, mercato e la Liga ai blocchi di partenza.

"Quando ho deciso di venire qui l’ho fatto a ragion veduta.

Nel tunnel di Mestalla c’è una grande foto di: mi piacerebbe stare qui un po’ di tempo e far qualcosa di buono

Bisogna lavorare, poi lavorare e poi continuare a lavorare per trovare la nostra identità". (Calciomercato.com)

La notizia riportata su altre testate

Certo che mi piace, ma non ce lo possiamo permettere, e allora è inutile girarci attorno o fare promesse che non si possono mantenere. Intervistato da "La Gazzetta dello Sport", Rino Gattuso, tecnico del Valencia, spegne così le voci che vorrebbero Arthur, centrocampista classe 1996 della Juventus e della nazionale brasiliana, vicino agli spagnoli: "Arthur? (Tutto Juve)

E dei problemi d’ambiente con stampa e tifosi”, le parole di Gattuso. Valencia, Gattuso a ruota libera: “Arthur mi piace, ma…”. Poi il mister calabrese tesse le lodi di Ancelotti, definito ‘il più grande di tutti’ per diversi motivi. (CalcioMercato.it)

Nonostante un accordo virtuale con il Manchester United intorno ai 20 milioni di euro Al momento per il brasiliano non ci sono prospettive di ingaggio soddisfacenti per lui e per i vertici juventini. (ilBianconero)

Arthur al Valencia è (quasi) naufragata: troppa distanza sull'ingaggio con la Juventus. vedi letture. Al momento le uscite di casa Juventus a centrocampo sono bloccate. E anche sul fronte Adrien Rabiot, nonostante l'intesa da 20 milioni col Manchester United, non c'è ancora una risposta chiara del giocatore ai Red Devils (TUTTO mercato WEB)

Certo che mi piace, ma non ce lo possiamo permettere, e allora è inutile girarci attorno o fare promesse che non si possono mantenere", ha detto alla Gazzetta (Sport Mediaset)

CONTINUA SU JUVENTUS NEWS 24 Bisogna lavorare, poi lavorare e poi continuare a lavorare per trovare la nostra identità». (Calcio News 24)