Ora Blinken accusa Trump: "Nessun piano di evacuazione"

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Secondo la sua analisi Al-Qaeda è stata «significativamente degradata» dall'azione militare degli Usa in Afghanistan e ha perso la capacità di pianificare e condurre operazioni esterne.

«A gennaio 2021 i talebani erano nella posizione militare più forte dagli attacchi dell' 11 settembre» ha accusato.

«Gli Usa riterranno i talebani responsabili nella prevenzione di attacchi terroristici in Afghanistan, ma questo non significa che ci affideremo a loro»

Ha poi parlato di un accordo ereditato dalla gestione Trump: «Se Biden non avesse mantenuto l'impegno gli attacchi contro le nostre forze e gli alleati sarebbero ripresi». (ilGiornale.it)

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Per Washington, spiega il vertice degli 007 statunitensi, le minacce incombono soprattutto da Yemen, Somalia e dalle ultima sacche dell’Isis in Siria e Iraq. Se per Haines il problema afghano è diventato secondario nella scala gerarchica degli Stati Uniti, anche se ovviamente non dimenticato. (InsideOver)

“A gennaio 2021 i talebani erano nella posizione militare più forte dagli attacchi dell’11 settembre” e gli Usa “avevano il contingente più piccolo di truppe”, ha accusato. Da lui e dalla sua amministrazione, ha aggiunto, “abbiamo ereditato una deadline, non un piano per il ritiro”. (Ticinonews.ch)

Da lui e dalla sua amministrazione "abbiamo ereditato una deadline, non un piano per il ritiro". "Anche le analisi più pessimistiche non prevedevano che le forze governative a Kabul sarebbero collassate prima del ritiro di quelle Usa", spiega Blinken (Rai News)

Dopo il ritiro delle truppe dal Paese, i segnali di una minaccia concreta Condividi:. Sui segnali che arrivano dal campo e sul pericolo del ritorno di Al Qaeda in Afghanistan nel giro di uno o due anni è intervenuto nelle ultime ore anche Scott Berrier, direttore della Defence Intelligence Agency, gli 007 della Difesa Usa, durante una conferenza sulla sicurezza nazionale e l'intelligence. (Sky Tg24 )