Netanyahu annuncia il rinvio della riforma della giustizia: "Evitare la guerra civile". Scontri tra estremisti di destra e polizia

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Sostenitori della riforma sfondano il blocco di polizia a Be’er Sheva Centinaia di contromanifestanti di destra hanno sfondato un blocco su Rager Boulevard a Be’er Sheva e hanno raggiunto i manifestanti oppositori che protestavano contro la revisione giudiziaria. La polizia sta intervenendo tra le parti. Famiglie e bambini sono presenti alla manifestazione di destra e per la maggior parte della sua durata la manifestazione si è svolta in modo ordinato. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Il compromesso di Netanyahu fabiana magrì (La Stampa)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME - Sette giorni dopo l’insediamento alla fine dell’anno scorso il governo di estrema destra ha presentato quella che considera una «riforma» necessaria del sistema. (Corriere della Sera)

Appena qualche giorno fa Netanyahu escludeva di poter fermare l’iter avviato in parlamento nonostante le contestazioni dei partiti dell’opposizione e di una buona porzione di popolazione israeliana schierata contro il tentativo di ridimensionare il ruolo della Corte suprema. (Il Manifesto)

Benjamin Netanyahu ha apertamente parlato del rischio di guerra civile in Israele. Ed è per questo che ha quindi deciso di "congelare" la sua riforma della giustizia. Un rinvio, in attesa di nuovi confronti anche con l'opposizione per quella che secondo le intenzioni future del premier dovrebbe rappresentare "una riforma condivisa". (ilGiornale.it)

Accanto alla Cinema City a poche centinaia di metri dalla Knesset, ieri c’era anche Daniel A., riservista dell’esercito, tra le molte migliaia di israeliani scesi in strada a protestare contro la riforma giudiziaria avviata del governo Netanyahu (Il Manifesto)

Di certo c'è che Benjamin Netanyahu, il leader più longevo nella storia israeliana, cinque volte primo ministro, capo del governo per quindici anni, affronta oggi forse la crisi più seria della sua carriera, con lo Stato ebraico paralizzato da I suoi critici lo accusano di volere diventare proprio questo: un monarca di fatto, grazie alla controversa riforma della giustizia che renderebbe impossibile ai giudici detronizzarlo. (la Repubblica)