Draghi spiega alla Camera il Recovery plan: 'In ballo il destino e la credibilità del Paese'

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Tutte le 6 missioni in cui si snoda e le riforme potranno essere monitorate attraverso il Mef, sempre con la cabina di regia a Palazzo Chigi.

Draghi conclude dicendo di essere sicuro che il piano verrà realizzato e di avere fiducia negli italiani: "Sono certo che l'onestà prevarrà sull'ignoranza e la corruzione"

"E' in ballo il destino e la credibilità del paese.

191,5 mld dall'Ue, altri 30,6 mld dal governo, ulteriori 26 mld per realizzare opere specifiche e 15,5 mld dal Fondo di Siluppo e coesione europeo. (TG La7)

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Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per le comunicazioni in aula, alla Camera, sul Pnrr. Scriveva Alcide De Gasperi nel 1943: ‘Vero è che il funzionamento della democrazia economica esige disinteresse, come quello della democrazia politica suppone la virtù del carattere. (LaPresse)

Spazio anche per i giovani, con un fondo per le imprese under 35 e un altro – che arriverà nel prossimo decreto sostegni – per i mutui sulla prima casa. È poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione per 15,5 miliardi. (LaPresse)

"E' in ballo il destino e la credibilità del paese. Tutte le 6 missioni in cui si snoda e le riforme potranno essere monitorate attraverso il Mef, sempre con la cabina di regia a Palazzo Chigi. (TG La7)

Tra le misure il premier si è soffermato anche sull’ecobonus del 110%: «Non c’è nessun taglio. Così da Palazzo Chigi hanno definito il discorso preparato dal presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, per presentare il recovery plan che sarà inviato a Bruxelles entro fine settimana. (La Stampa)

Nel complesso potremo disporre di 248 miliardi di euro, a cui si aggiungono quelli disponibili dal programma React Eu entro il 2023. Il piano, spiega il Presidente del Consiglio, ha visto la partecipazione nella sua formazione di associazioni e anche enti locali. (IL GIORNO)