Ocse raddoppia la stima di crescita 2023 sull'Italia, ma ritardi Pnrr

Tiscali Notizie ECONOMIA

È stata confermata al più 2,9%. Per l'area euro ora l'ente parigino prevede un più 0,9% del Pil quest'anno e più 1,5% il prossimo. Per gli Usa +1,6% quest'anno e +1% il prossimo. Per la Cina +5,4% quest'anno e +5,1% il prossimo.Il Pil aggregato dell'area Ocse dovrebbe crescere dell'1,4% sia sul 2023 che sul 2024. Da segnalare, poi, che l'organizzaizone ha ulteriormente ridimensionato la previsione di calo del Pil della Russia di quest'anno, ora stima un meno 1,5%, ossia un intero punto percentuale meno grave rispetto alla previsione che era stata già ritoccata al ribasso lo scorso 17 marzo. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Si aggiunge anche l’Ocse alla lista dei previsori istituzionali “sorpresi” dalla tenuta prima e dalla crescita poi dell’economia italiana, nonostante la sequenza di shock – dalla pandemia alla crisi energetica, dalla guerra in Ucraina alla corsa dell’inflazione – che ha messo dura prova il sistema globale. (Quotidiano del Sud)

Ocse: Urso, Italia e' sorpresa, cresce di piu' tra le economie occidentali (Il Sole 24 ORE)

L'OCSE rivede al rialzo la crescita del PIL 2023 dell'Italia, pur in frenata nel 2024: decisivo sarà il PNRR, se sapremo colmare i ritardi. Anche l’OCSE rivede al rialzo le stime di crescita 2023 per l’Italia. (PMI.it)

Alla base della riduzione, l'inasprimento della politica monetaria e il ridimensionamento del sostegno fiscale alle famiglie e alle imprese nel settore dell'energia (Adnkronos)

Rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica dell'Italia per quest'anno: ora stima un aumento del, praticamente il doppio di quanto indicato lo scorso 17 marzo. Per l'inflazione, dopo l'8,7% dello scorso anno, l'Ocse prevede una moderazione alQuanto al rapporto tra deficit di bilancio e Pil dell'Italia quest'anno risulterà praticamente dimezzato al 4,1%, fronte dell'8% dello scorso anno, mentre nel 2024 l'incidenza del deficit dovrebbe ulteriormente attenuarsi al 3,2%, appena sopra la soglia Maastricht. (LA STAMPA Finanza)

secondo il quale la «crescita modesta», e per di più in calo, del prodotto interno lordo (1,2% quest’anno, 1% il prossimo), nonostante il recente calo dei prezzi dell’energia e il previsto ma non scontato rafforzamento della spesa dei fondi stanziati a livello europeo. (Il Manifesto)