Quirinale, Salvini: «Su Silvio non accettiamo veti». E su Draghi: «Al governo o c'è lui o il caos»

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Secolo d'Italia INTERNO

«I veti sono disgustosi», è la replica del leader leghista ospite stasera di Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa.

Ma la parte più interessante del suo intervento da Vespa riguarda non il Quirinale bensì il governo.

«Berlusconi – ricorda Salvini – ha fatto tre volte il presidente del Consiglio, è internazionalmente conosciuto e riconosciuto.

Salvini, infatti, non ha chiuso all’ipotesi di entrare come ministro, al pari degli altri leader, nel governo Draghi nell’ultimo anno di legislatura

E Matteo Salvini coltiva la legittima ambizione di dirigere lui i “lavori” che porteranno all’elezione del nuovo capo dello Stato. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri media

"Nessuno da sinistra può mettere veti" su una eventuale candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. (Adnkronos)

Il commento dopo la riunione dei gruppi: "Convinto che sia meglio trovare un'area di consenso il più larga possibile". (LaPresse) “Abbiamo firmato un documento che vincola il gruppo a seguire la partita del Presidente della Repubblica pensando anche all’assetto del governo futuro, a quale sarà la legge elettorale, che noi auspichiamo sia proporzionale, e ovviamente abbiamo aperto alla possibilità di costituire una federazione con altri gruppi per dialogare e creare una massa critica per dare un futuro solido a questo Paese”. (LaPresse)

Milano, 12 gen. (LaPresse)

Milano, 12 gen. (LaPresse) – “Con Draghi al Colle l’esperienza di questo governo sarebbe terminata, senza la sua autorevolezza e la sua leadership un governo di larghe intese sarebbe più difficile, le valutazioni spetteranno ai leader di partito”. (LaPresse)

Se sarà Berlusconi lo sosterremo, auspicando ci siano le condizioni per sostenerlo perchè non credo che Berlusconi voglia schiantarsi contro un muro in assenza di voti. “Il governo va avanti lo stesso, non è Draghi l’unico cittadino italiano a poter fare il presidente del Consiglio (LaPresse)

Lo si apprende mentre è in corso la riunione Il gruppo alla Camera conta ora 22 deputati e 9 senatori. (LaPresse)